Famiglie, senza dimora, immigrati ma anche “nuovi poveri” come commercialisti, avvocati, padri separati che vivono in macchina. La crisi acuisce la povertà ma fa crescere anche la solidarietà: associazioni pronte ad accogliere. Tra i volontari giovani e migranti
ROMA – Famiglie, senza dimora, immigrati ma anche “nuovi poveri” come commercialisti, avvocati, padri separati che vivono in macchina. La crisi acuisce la povertà ma fa crescere anche la solidarietà: da Catania a Bologna le associazioni sono pronte ad accogliere chi vive in strada, chi si trova in una momentanea difficoltà economica e chi è solo. Nella consapevolezza di quanto sia difficile il momento da un punto di vista economico e nella speranza che iniziative di solidarietà come queste possano servire anche a far capire che la povertà dura tutto l’anno.
A Palermo quasi 800 persone in stato di povertà – adulti, giovani, stranieri e famiglie – siederanno a tavola per il pranzo di Natale, ricevendo anche un regalo, grazie a Caritas, Angeli della Notte e Comunità di Sant’Egidio. La crisi ha sicuramente accresciuto il numero di persone bisognose ma, secondo i rappresentanti delle realtà da sempre impegnate sul territorio non occorre scoraggiarsi, ma sforzarsi anche di trovare strade e strumenti nuovi di sostegno e di aiuto concreto.
A Catania la Comunità di Sant’Egidio organizza due pranzi per oltre 400 poveri per i senza dimora, poveri e 70 immigrati del Cara di Mineo per i senza dimora e i poveri dei quartieri più problematici. Insieme a loro quest’anno ci saranno anche 70 richiedenti asilo provenienti dal Cara di Mineo. utto questo grazie alla solidarietà di molti cittadini che stanno sostenendo in vario modo le iniziative e dei volontari, tra cui anche immigrati. Abramo: “Crescita esponenziale dei giovani desiderosi di dedicarsi ai più fragili”.A Bologna tutto è cominciato alla pizzeria Napoleone, dove per l’Epifania Lucio Dalla invitava i senzatetto bolognesi per un pasto caldo e una busta con 50 mila lire. Oggi quell’eredità è stata raccolta dal Circolo Arci Benassi di via Mazzini, che il prossimo 3 gennaio ospiterà il tradizionale pranzo di solidarietà organizzato dall’associazione Piazza Grande e dalla Caritas. Il 25 dicembre ‘Un Natale per chi è solo’, pranzo offerto da Camst (cooperativa bolognese che si occupa di ristorazione scolastica e aziendale) e realizzato in collaborazione con provincia, comune, quartieri San Vitale, Navile e San Donato, oltre a una serie di altri partner. Camerieri per l’occasione i ragazzi del Centro di giustizia minorile di Via del Pratello, circa 100 i volontari coinvolti. Negli ultimi 4 anni sottolinea la Caritas il numero delle persone indigenti è aumentato moltissimo, tante le nuove povertà: “Chiedono di partecipare avvocati, commercialisti. Lavoratori autonomi con stipendio regolare”.
A Napoli, ci saranno anche molte famiglie, insieme a migranti e senza dimora, ai pranzi solidali organizzati in città per il Natale 2014. Lo rende noto la Caritas Diocesana, che promuove, come di consueto, una cena di solidarietà presso le sale arcivescovili di Napoli. Come sempre, insieme ai volontari del Servizio Civile e agli operatori che prestano aiuto ogni sera ai senza tetto e ai poveri della città, ci sarà anche il cardinale Crescenzio Sepe a servirli dall’antipasto al dolce. L’evento avrà luogo domenica 28 dicembre e coinvolgerà circa 400 persone, il doppio dell’anno scorso.Ma quella della Caritas non sarà l’unica iniziativa solidale per chi è in difficoltà.
Tra le persone in difficoltà e che si ritrovano a finire per strada ci sono sempre più italiani, costretti a vivere in condizioni di povertà estrema. Per loro c’è anche il pranzo di Natale offerto dalla Comunità di Sant’Egidio. Inoltre, la sera della vigilia di Natale e dell’ultimo dell’anno le cene saranno itineranti e raggiungeranno i senza dimora di Napoli a cui i volontari della Comunità di Sant’Egidio portano panini e pasti caldi durante tutto l’anno.