“Se hai firmato una petizione su
change.org, sei entrato a far parte di una comunità composta da 3 milioni di persone soltanto in Italia”. Lo scrivono i promotori della nota piattaforma nel presentare
il video che testimonia come tante persone siano riuscite a concretizzare la loro istanza di cambiamento:
Gennaro ha ottenuto protezione e tutela come testimone di giustizia;
Stefano ha fatto togliere il segreto di Stato sui documenti che riguardano la morte di Ilaria Alpi e il traffico di armi e rifiuti;
Annamaria di CIWF Italia ha fatto chiudere il macello degli orrori di Beirut dove gli animali morivano tra atroci sofferenze;
Sabri ha contribuito al riconoscimento del record di Elham, nuotatrice iraniana, dando una spinta incredibile al movimento per i diritti delle donne in tutto il mondo;
Laura ha impedito alla Fineco bank di pignorarle la casa;
Ivan ha difeso la memoria dell’eroe antimafia Peppino Impastato e Giuliana è riuscita a trasformare il dolore per la morte di suo figlio in un gesto di altruismo e solidarietà.
Queste sono soltanto una parte di tutte le battaglie vinte nel 2014 su Change.org.
Chiunque su Change.org può fare #qualcosadi e il 2015 è l’anno giusto per rifarlo, ancora tante volte.
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