“Basta rassegnazione. Viene sollevata la preoccupazione che la creazione di lavoro non si può affrontare in periodo di crisi, ma non è vero. La più insidiosa delle cose dette è quella dello ‘sciopero a prescindere’. E’ una modalità dei sordi, coloro che non vogliono ascoltare le molte proposte che abbiamo messo in campo. Ci sono cose che si possono fare subito, dalle piccole misure fino alla creazione di un grande Piano del Lavoro. Sono vulgate che vogliono minimizzare che il lavoro è tornato al centro della scena del paese”. Con queste parole, Susanna Camusso, lancia la grande mobilitazione di lavoratrici e lavori, prevista venerdì in tutta Italia. Il segretario generale della Cgil, ha partecipato ad una trasmissione di Radio Articolo1, dove ha motivato lo sciopero generale. Sciopero che vedrà l’adesione anche della Uil, ma non della Cisl, che ha pensato bene di chiamarsi fuori.
‘Così non va! Abbiamo proposte concrete per cambiare l’Italia’. E’ questo lo slogan che farà da cornice allo sciopero di Cgil e Uil: Una giornata di astensione in tutti i luoghi di lavoro di otto ore, con 54 manifestazioni che si svolgeranno lungo l’intero paese, a carattere regionale (10), provinciale (39) e interprovinciale (5), per chiedere, come si legge nella piattaforma sindacale, “a Governo e Parlamento di cambiare in meglio la legge sul lavoro e la legge di stabilità, rimettendo al centro il lavoro, le politiche industriali e dei settori produttivi fortemente in crisi, la difesa e il rilancio dei settori pubblici e e la creazione di nuova e buona occupazione”. Cgil e Uil annunciano che saranno almeno 50 le piazze coinvolte e due di queste saranno ‘punti di riferimento’ :la piazza di Torino, che vedrà la presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, e quella di Roma, con il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Sarà un venerdì 12 dicembre che segnerà un nuovo passaggio di una mobilitazione che il sindacato ha avviato da tempo e che proseguirà anche oltre la giornata di venerdì. La Cgil, infatti, dopo la manifestazione del 25 ottobre scorso, ha dato seguito alla sua mobilitazione, in vista dello sciopero generale, con numerose iniziative, anche unitarie, promosse dalle categorie: come la manifestazione del 5 novembre dei pensionati e quella dell’8 novembre dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil del Pubblico impiego, così come lo sciopero generale dei metalmeccanici Cgil e le manifestazioni di Milano il 14 novembre, Napoli il 21, Cagliari il 25 e infine Palermo il 27 novembre. Tra le proteste, inoltre, da segnalare la notte bianca dei dei lavoratori dei call center del 21 novembre, con la manifestazione di Roma, la mobilitazione unitaria dei lavoratori delle costruzioni che si è tenuta il 27 novembre, per arrivare a quella del settore agroalimentare che ha manifestato a Roma il 29 novembre. Anche i giovani della Cgil, nell’ambito della loro campagna’Xtutti’, hanno organizzato numerose iniziative, come i flash mob prima alla Camera e poi al Senato.
In tutti i capoluoghi di provincia si terranno manifestazioni a sostegno dello sciopero. Da segnalare inoltre la piazza di Milano dove, come detto, dopo la manifestazione, i sindacati si ritroveranno in piazza Fontana per ricordare il 45° anniversario della strage di piazza Fontana. Tra le altre inoltre, per menzionare soltanto quelle che vedranno la presenza dei componenti della segreteria nazionale della Cgil, nonché i segretari generali delle categorie, ci sono: Napoli con Gianna Fracassi (Cgil), Bolzano con Claudio Treves (Nidil Cgil), Cosenza con Carla Cantone (Spi Cgil), Reggio Calabria con Franco Nasso (Filt Cgil), Bologna con Franco Martini (Cgil), Ferrara con Emilio Miceli (Filctem Cgil), Forlì con Stefania Crogi (Flai Cgil), Genova con Maurizio Landini (Fiom Cgil), Bari con Vera Lamonica (Cgil), Cagliari con Domenico Pantaleo (Flc Cgil), Palermo con Nino Baseotto (Cgil), Messina con Agostino Megale (Fisac Cgil), Firenze con Serena Sorrentino (Cgil), Terni con Fabrizio Solari (Cgil), Venezia con Walter Schiavella (Fillea Cgil), Verona con Massimo Cestaro (Slc Cgil), Vicenza con Rossana Dettori (Fp Cgil).
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