“Preoccupazione suscitano norme contenute nella legge di stabilità che se applicate porterebbero alla perdita del lavoro per numerosi colleghi che svolgono attività giornalistica nella pubblica amministrazione, con particolare riferimento alle Province ed alle Regioni. Nello specifico questo accadrebbe a seguito di quanto previsto dall’articolo 35, comma 15, relativo ai rapporti di lavoro costituiti sulla base dell’articolo 90 del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267, con il quale tali contratti verrebbero terminati”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana, Giovanni Rossi.
“Grazie alla sensibilità di vari parlamentari di diverse forze politiche sono stati presentati emendamenti – che hanno il sostegno anche dell’Unione delle Province Italiane (UPI) – che puntano ad evitare conseguenze drammatiche per l’occupazione in essere. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana ritiene assolutamente necessario che il Parlamento accolga tali emendamenti sia per evitare un ulteriore colpo all’occupazione sia per garantire un livello di personale adeguato alla imprescindibile necessità che le Amministrazioni pubbliche interessate siano in condizione di informare, con professionalità, sulle loro attività come è diritto inalienabile dei cittadini”.