C’è un vecchio detto: “io il coraggio lo avrei,e’ la paura che mi frena”.Mi è venuto in mente leggendo l’intervista del Direttore Generale della Rai al Messaggero. Secondo Gubitosi nessun servizio pubblico europeo e’ organizzato come quello italiano. Giusto, giustissimo ma le decisioni conseguenti? La riduzione del numero delle testate giornalistiche:ancora una volta giusto,giustissimo.Ma come,quante?
La risposta che viene dai vertici dell’Azienda – e qui emerge la paura – e’ la riduzione da quattro a due.E invece ,e’ inutile girarci intorno,la soluzione e’ la testata UNICA.
So che molti colleghi temono una soluzione del genere ma sono convinto che solo così l’informazione Rai tornerebbe il centro del sistema.
Partiamo da un elemento. Si vuole la riduzione delle testate da quattro a due solo per la riduzione dei costi o anche per il rilancio del giornalismo Rai? A me pare chiaro che per ora l’obiettivo sia soltanto la riduzione dei costi che, indubbiamente,ci sarebbe ma lasciando intrecciati gli stessi nodi di sempre.Invece di tre inviati ne verrebbero spediti sull’avvenimento due ma TUTTI E DUE per fare lo stesso identico pezzo.
Infatti è chiaro che tutti è due i direttori dei giornali vorrebbero per le loro edizioni la sintesi dell’avvenimento.Quindi – per fare un esempio di scuola – della visita del presidente del consiglio in Australia tutti e due i colleghi inviati dovrebbero fare l’elenco delle persone incontrate,gli impegni presi,le dichiarazioni rilasciate.
Lo dico per esperienza diretta.Ho seguito per anni i presidenti del Consiglio e i problemi con gli altri colleghi Rai erano gli stessi.Ricordo che durante un viaggio di Prodi in Russia raccontavamo tutti l’agenda della giornata del presidente del consiglio ma nessuno di noi ebbe mai il tempo (in un minuto e 15 secondi se ne possono raccontare poche di cose) di spiegare agli italiani che il ministro Rosy Bindi aveva chiuso un accordo storico con la Russia:da quel momento si aprivano le possibilità di adozioni di bambini russi (e sappiamo quanto profondamente questo abbia poi inciso sulle famiglie italiane)!Ma noi non riuscimmo ad annunciarlo.
Con la testata unica avremmo un solo Direttore che – inviando in Australia lo stesso numero di colleghi – chiederebbe ad uno di fare la sintesi della giornata,ad un altro di approfondire l’informazione sugli accordi che vengono siglati,ad un altro di dare informazioni in tempo reale via Internet.
Il dibattito e’ aperto ma da qui dovrebbe partire Gubitosi,senza farsi paralizzare dalle sue paure e da quelle del Sindacato.
Io ci ho provato.Ho fatto la mia corsa da segretario Usigrai con questo programma e ho perso ma sono ancora convinto che senza mettere in campo una grande sfida come questa i giornalisti della Rai non usciranno più dall’angolo in cui si trovano.E senza una ripresa della forza sindacale Usigrai sarà la stessa FNSI a pagare prezzo.
Un’ultima osservazione,che immagino i miei quindici lettori stiano facendo. Ma così si mette un potere immenso nelle mani di un solo direttore,tutta l’informazione Rai decisa da una sola persona! Osservazione puntualissima.E’ chiaro che una scelta simile imporrebbe al Parlamento di varare una vera legge di governance dell’Azienda pubblica e qui – meno male – si aprirebbe un nuovo terreno di confronto duro,trasparente ma decisivo con la politica.Un’occasione per rilanciare una sfida sindacale decisiva e tornare noi al centro del campo.