Si è svolta il 21 novembre presso la Direzione Regionale Inail per l’Umbria a Perugia la cerimonia di premiazione della seconda edizione del concorso giornalistico “Tornare a casa dal lavoro” bandito nel novembre 2012 dal Comune di Campello sul Clitunno in collaborazione con INAIL Umbria – e con il patrocinio della Regione Umbria, dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, dell’Associazione della stampa umbra, della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia e dell’Università degli Studi di Perugia – per ricordare le quattro vittime dell’incidente alla Umbria Olii del 25 novembre 2006.
Il concorso prevedeva due categorie separate e distinte di destinatari: la prima (senior) aperta alla partecipazione di professionisti, giornalisti e pubblicisti, che tra il 25 novembre 2011 ed il 29 marzo 2013 avessero pubblicato un articolo scritto su testate giornalistiche registrate per raccontare incidenti occorsi nel mondo del lavoro o per divulgare problematiche e valori relative ai temi della salute e sicurezza sul lavoro; parallelamente era prevista anche una sezione (junior) dedicata ai cittadini che fossero intervenuti sul tema in forma scritta, diffondendo il loro pensiero a mezzo stampa su bollettini, opuscoli, stampe oppure per via telematica su blog, siti, newsletter.
Sono stati 21 i lavori pervenuti da tutta Italia e che sono stati valutati da una commissione composta da rappresentanti dei partner promotori dell’iniziativa e presieduta da Anna Mossuto, direttore responsabile della testata giornalistica “Il Corriere dell’Umbria”.
Sono risultati vincitori Stefano Corradino – (per la categoria senior – giornalista professionista e direttore di “Articolo21.org”) e Sara Maria Serafini (per la categoria junior – scrittrice e “blogger”).
Due articoli di taglio decisamente diverso ma entrambi centrati sul modo di percepire una realtà complessa qual è il mondo del lavoro, sulle sue contraddizioni e sulle complesse problematiche inerenti la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Da un lato il desiderio di avere una risposta compiuta alla domanda che tutti si pongono in occasione di una “morte bianca”: perché?; dall’altro le difficoltà, e spesso i ricatti, ai quali sono costretti oggi a sottostare alcuni lavoratori (in particolare quelli stranieri) pur di poter lavorare.
In occasione della premiazione Tullio Gualtieri, direttore regionale Inail Umbria – nel sottolineare l’essenza dell’iniziativa mirata a tener accesi i riflettori ancora oggi su una tragedia che ha rappresentato uno dei drammi più grandi di cui la popolazione dell’Umbria (ma anche dell’intero Paese) abbia memoria – ha rimarcato la qualità dei lavori pervenuti ed il ruolo cardine giocato da una corretta informazione giornalistica nella costruzione di una cultura della sicurezza consapevole e fondata su valori quali legalità e prevenzione.
Stefano Corradino era presente alla manifestazione mentre Sara Maria Serafini ha partecipato all’iniziativa tramite un collegamento in videoconferenza dalla sede Inail di Rossano.