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Obama salva. Noi Salvini

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Gli Stati Uniti contano circa 320milioni d’abitanti. Gli stranieri irregolari sono pressappoco 12 milioni (circa il 5% della popolazione). Il presidente Obama ha deciso di conferire a 5milioni (quasi il 50%) di questi la regolarizzazione dunque almeno il permesso di lavoro. Così omologa la sua presa di posizione (avendo autorità legale per agire in materia): «Una deportazione di massa è impossibile e contraria al nostro spirito…Noi non siamo così, non cacciamo le persone che vengono nel nostro paese per lavorare duro e assicurare un futuro migliore ai loro figli…Noi non opprimeremo lo straniero, perché conosciamo il suo cuore. Anche noi, un tempo, siamo stati stranieri». Per convalidare la “ratio legis” aumenterà le risorse per debellare gli ingressi illegali e per allontanare gli stranieri irregolari che delinquono. Nei suoi “yes we can” (2008 e 2012) c’entravano anche le riforme dell’immigrazione, ma in punto il Congresso ha sempre glissato. Perciò oggi Obama, forte del suo mandato riconosciutogli per due volte, così agisce sfidando i suoi oppositori che per contrastarlo (legalmente) dovranno darsi ben da fare per dimostrare che quella sua politica è anticostituzionale o comunque deleteria per i gloriosi Stati Uniti d’America. Obama ha già anticipato che è pronto a rivedere il tutto allorché il Congresso gli prospettasse proposte serie per le politiche immigratorie.
Siccome siam mica qui per osannare Obama e le sue politiche -per quanto un sorriso di consenso ci scappi, ma solo perché noi si fa fatica boia a capire com’è che il premier più potente del mondo cui mancano soli due anni alla scadenza del mandato mai più rinnovabile, si dia cosi da fare!) ebbene giusto una domanda al nostro paesello: ma com’è che noi con il nostro 0,8% di stranieri irregolari, invece di lavorare su civili umani concetti (tipo quelli su riportati in neretto) ancora stiamo messi ai Rosarno (cfr. stato di schiavitù) e ai Tor Sapienza (cfr. stato carpe diem per guerra tra poveri)?! Al momento, stante la percentuale di consensi che esponenzialmente aumenta per Salvini, la risposta più possibile ci sembra: “ma che c’entra Obama?! Obama l’è ‘n negher!”


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