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Non solo scontri. Così a Torino le comunità straniere diventano attivisti dei quartieri e sostengono la raccolta differenziata

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Nei quartieri di alcune – forse molte – città italiane va in scena la “normalità” della convivenza, dell’abitare comune. Oggi diventa notizia l’ampia partecipazione di singoli cittadini di origine straniera e la mobilitazione di alcune associazioni di immigrati di Torino, impegnati a far conoscere l’iniziativa Cartoniadi, il campionato volto a promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti. Dal 1° al 30 novembre 2014, i 23 quartieri della città si contenderanno il titolo di “Campione di riciclo”, con l’obiettivo di differenziare più e meglio i propri rifiuti in carta e cartone.  In palio soldi per le scuole del quartiere vincitore.

Ecco allora che Repubblica.it il collega Paolo Hutter ha raccolto le motivazioni e raccontato l’impegno di tanti giovani e adulti di origini straniera nel promuovere l’iniziativa e sensibilizzare commercianti e cittadini del quartiere sull’importanza del riciclo e della raccolta differenziata.  “La diversità linguistica non ha fermato la prima gara ecologica torinese, anzi. È stata un collante  per connettere abitudini e culture diverse” afferma Hutter il cui articolo viene rilanciato su facebook anche dall’assessora alle politiche giovanili e alle Pari Opportunità Ilda Curti che afferma “L’unica cosa che correggerei è il titolo: la coscienza dei cittadini torinesi – anche di origine non italiana – per gli imballaggi da riciclare… perchè vivere in un luogo, progettarci la propria vita, coinvolgersi nella sua sostenibilità significa essere cittadini. Indipendentemente dal posto dove si è nati.

Cartoniadi, la coscienza degli immigrati per gli imballaggi da riciclare

Da cartadiroma.org


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