Indagato per truffa il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese. La replica: “nessun accordo occulto, assoluta correttezza”

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Militari della Gdf hanno notificato ieri a Perugia, a margine di un convegno, un avviso di chiusura indagini al presidente del’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti (Inpgi) Andrea Camporese. Questi risulta indagato per truffa ai danni dell’Istituto: secondo l’accusa Camporese, in concorso gli amministratori del Gruppo Sopaf Spa, avrebbe consentito alla stessa Sopaf di realizzare un ingiusto profitto in danno dell’Inpgi, per 7.600.000 euro, attraverso operazioni di trasferimento di quote di Fip (Fondo Immobili Pubblici).

Ho ricevuto con stupore e profonda amarezza – afferma Camporese – la notifica di un atto con cui mi si informa dell’esistenza di indagini anche nei miei confronti, in qualita’ di Presidente dell’Inpgi, in relazione a un’operazione avvenuta nel 2009 di acquisto di quote del fondo immobiliare riservato ‘FIP-Fondo Immobili Pubblici’, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”. “Tale acquisto – ricostruisce il presidente Inpgi – avvenne con uno sconto significativo sul NAV (Valore Unitario Netto della quota calcolato per legge dalla Societa’ di gestione del risparmio che gestisce il fondo) e ha prodotto dal momento dell’acquisto al 30 ottobre 2014 un rendimento annuo lordo del 9,53% sull’investimento e proventi incassati pari a 10,7 milioni di euro sui 30 milioni investiti all’epoca. Nonostante cio’ – continua Camporese -le verifiche degli inquirenti sarebbero incentrate su un presunto accordo esistente tra me e il venditore delle quote, che avrebbe portato al pagamento di un prezzo eccessivo delle quote stesse.

In buona sostanza, mentre le quote sono state da noi pagate 133.333,33 euro ciascuna, sarebbero state, invece, acquistate dal nostro venditore a un prezzo piu’ basso”. “Confido che venga immediatamente appurato che mai alcun accordo occulto o sotterfugio e’ stato utilizzato in questa vicenda, come in tutte le altre seguite dall’Ente”, dice Camporese, precisando che “l’operazione in questione, istruita dagli uffici dell’Inpgi secondo le procedure interne, e’ stata realizzata utilizzando schemi negoziali usuali e tipici dei mercati finanziari nell’ambito di un procedimento pienamente trasparente e tracciabile in ogni passaggio e, pertanto, senza possibilita’ di occultare alcunche’. Gli inquirenti, al riguardo, non hanno mai neppure ipotizzato che io abbia potuto trarre un vantaggio personale dall’operazione”. “Auspico che al piu’ presto – continua il presidente dell’Istituto di previdenza – si accerti l’assoluta correttezza dell’operato mio e di tutte le persone che in seno all’Inpgi hanno lavorato per realizzare questo investimento. Me lo auguro, in particolare, per garantire la serenita’ di tutti coloro che svolgono compiti delicati nell’interesse dell’Istituto e che sono istituzionalmente impegnati a trattare operazioni come queste con centinaia di controparti. Desidero ringraziare – conclude – le tantissime persone che mi hanno inviato messaggi di stima, le quali, conoscendomi, non mettono in dubbio la mia onesta'”.


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