“Da Mussolini a Renzi. Passando per Achille Lauro, Bettino Craxi, Silvio Berlusconi. Ma anche per il Movimento Cinque Stelle di Grillo e per la Lega di Bossi e di Salvini. Il populismo, ossia la capacità-scrive lo storico Nicola Tranfaglia-di coinvolgere le masse “dicendo esattamente quello che vogliono sentirsi dire” è una costante, un carattere originale della storia d’Italia. Un elemento significativo del ritorno dei populismi di fronte alle crisi determinate dai problemi determinati dai problemi economici e alle difficoltà dei regimi democratici è costituito, per l’autore, dalla frammentazione della società, dall’influenza dei grandi mezzi di comunicazione e dalle divisioni etniche e religiose che caratterizzano il mondo contemporaneo. L’autore ripercorre il dibattito storico sul fenomeno che dura da oltre un secolo ma cerca di leggerne i germi nella storia del nostro Paese. In quella passata (con il fascismo e in quella recente in cui il populismo è ritornato al potere assumendo il potere con un partito-azienda). Il declino di Berlusconi non ha però tagliato l’erba sotto i piedi del populismo. Anzi la grave crisi dei partiti politici e il leaderismo esasperato rendono il rischio dell’uomo forte più reale che mai.
(Castelvecchi editore, p p. 122, euro 14,50, 2014.)