“L’astensionismo è problema secondario”. Ha proprio detto così. In pratica come se a fronte di suicidio di massa (a che altro possiamo paragonare lo spaventoso astensionismo che ha privato la democrazia del suo principio assoluto per vivere?) fosse naturale che il capo di governo reagisse con: “il suicidio di massa è problema secondario”. Data la risposta scioccante preferiamo non conoscere proprio a che si riferisce quando pensa, se pensa, al problema primario.
Ed è in questo contesto che Salvini rilancia: “ora non ci fermiamo, costruiamo l’alternativa a Renzi in tutta Italia”. L’alternativa al suicidio della democrazia?! Stante la premessa è affermazione che inquieta mica poco.
Come si vede, date parole opere e omissioni di costoro, che non badano più alla comprensione della Costituzione. E pensare che basterebbe leggerla, manco interpretarla perché il fondamento di tutte le nostre leggi fu concepito e strutturato affinché tutti i cittadini, nessuno escluso, potessero comprendere il senso delle parole e delle frasi. Per il resto, stante la conduzione di governo che abbiamo alla “chi viene voi adesso?” (mode on prof. Kranz mode off) con strategie che solo un anno fa ci avrebbero indotto a brutti pensieri tipo:“class action per TSO” diventa persino difficile stupirci. Non tantissimo tempo fa noi si pensava, diciamocelo, che a una sorta di maggioranza rivelatasi quasi subito un po’ anomala ci poteva pure stare qualcuno che prometteva un’alternativa anomala (Grillo docet). Oggi d’anomalo c’è nulla. Purtroppo è tutto regolare.