L’assemblea dei giornalisti di Europa denuncia la messa in cassa integrazione dei lavoratori dal 16 novembre. L’azienda ha imposto la cessazione di tutte le pubblicazioni per quella data, dimostrandosi sorda all’esigenza che i giornalisti avevano prospettato riguardo alla necessità di proseguire l’attività del sito web e alle richieste esplicite giunte dal Partito democratico impegnato nella costruzione di una nuova iniziativa editoriale.
Il cdr ha pertanto dovuto accettare l’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge per evitare conseguenze ancora peggiori ai lavoratori. La chiusura del sito, oltre a danneggiare economicamente e professionalmente i giornalisti, comporta l’inevitabile dispersione delle migliaia di lettori conquistati in questi mesi e particolarmente in questi ultimi giorni, dopo la cessazione del giornale cartaceo.
Dinanzi alla traumatica e imminente chiusura del giornale on line, la redazione di Europa torna ad appellarsi al Pd giudicando non più rinviabile la concretizzazione degli impegni già assunti dal partito in più sedi.
Al tempo stesso, i giornalisti faranno tutto ciò che è nelle loro possibilità per proseguire l’esperienza di Europa in questa fase transitoria in vista di una nuova iniziativa editoriale per la testata a cui la costituzione della Fondazione Eyu ha dato una prospettiva concreta, ma che ora è necessario sia immediata.