I circoli, i soci e gli amici di Libertà e Giustizia dell’Emilia-Romagna si rivolgono al futuro presidente della Regione, alle consigliere e ai consiglieri che saranno eletti e anche a coloro che entreranno a far parte della Giunta per sottolineare la situazione unica che dovranno affrontare.
Sarà infatti loro compito di dimostrare con i fatti che la politica, in questa importante parte del nostro Paese, è davvero un’altra da ciò che è stata negli ultimi mesi e negli ultimi anni.
Riavvicinare i cittadini alle istituzioni richiede un impegno prima di tutto culturale: tutti i principi contenuti nella Costituzione nata dalla liberazione dal nazifascismo devono rimanere la base di ogni risveglio politico, di ogni scelta di governo.
Riavvicinare i cittadini alla politica richiede comportamenti esemplari secondo l’articolo 54 della Carta che recita: “..i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore..”.
Questo sforzo di riconquista della fiducia dei cittadini, dopo anni di malgoverno diffuso, è purtroppo tanto più necessario in quanto tanti italiani stanno vivendo momenti di drammatica disperazione, per la perdita del posto di lavoro, per la difficoltà di pensare a un futuro dignitoso per i propri figli. Una situazione che si presta facilmente alla strumentalizzazione di coloro che non amano la politica, ma sono piuttosto in sintonia con tentazioni sollecitate dalla demagogia di pochi capipopolo.
Come ci ha sempre insegnato il presidente onorario di LeG Gustavo Zagrebelsky “noi non chiediamo nulla per noi ma tutto per tutti”.
Ci auguriamo che la regione Emilia-Romagna possa indicare la strada per la rivincita della legalità sulla corruzione e l’indifferenza verso il bene pubblico.
Sandra Bonsanti – Presidente di LeG
I coordinatori dei circoli dell’Emilia Romagna:
Marcello Bruni (Bologna), Giuseppe Bove (Modena), Antonio Coico (Parma), Pierluigi Petrini (Piacenza), Marinella Isacco (Ravenna), Katia Bigini (Rimini)