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Cambia la legge di stabilità: ai disabili i fondi per la famiglia, soldi all’infanzia

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La commissione Bilancio della Camera approva una serie di emendamenti alla legge di stabilità. I 150 milioni aggiuntivi per il Fondo non autosufficienza presa dalle risorse previste per le politiche familiari. Più soldi al Garante per l’infanzia. Social card, sì all’estensione ai cittadini stranieri

ROMA – Promessa mantenuta, ma non con il modo che ci si aspettava. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l”emendamento alla Legge di stabilità che porta da 250 a 400 milioni i finanziamenti, per il 2015, del Fondo per le non autosufficienze: un provvedimento atteso, dopo le promesse che il ministro Poletti e il sottosegretario Delrio avevano fatte alle associazioni delle persone con disabilità (Fish, Fand, Comitato 16 novembre). Ma c’è un “però”: il governo è andato a prendere i 150 milioni aggiuntivi in quel Fondo che la stessa legge di stabilità prevedeva per il sostegno alle politiche familiari. L’emendamento ha avuto il parere favorevole del viceministro all”Economia, Enrico Morando, che si è detto contrario “ad altri emendamenti che propongono diverse coperture”. L’emendamento ha suscitato critiche da parte delle opposizioni che lo hanno definito “un gioco delle tre carte”. E inoltre il Fondo non autosufficienza viene incrementato solo per il 2015, tornando a 250 milioni a partire dal 2016.

Gli accordi con le stesse associazioni delle persone disabili erano altri, non si prevedeva certo di andare a sottrarre risorse da un altro fondo destinato a finalità sociali. Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, è diretto: “Niente di nuovo sotto il sole: le risorse per ampliare il Fondo per le non autosufficienza non arrivano dalla spending review sui costi della politica, non arrivano da qualche stipendio in meno ai grandi dirigenti dello Stato, non arrivano dalla cancellazione delle province o dalla cancellazione del Senato, ma arrivano da quei soldi che erano stati promessi al sostegno della famiglia”. E fa notare il rischio di una “guerra fra poveri” perché alla fin fine è sempre il sociale ad essere penalizzato.

Di “doccia gelata” parla la Fish, che con il presidente Vincenzo Falabella dice: “Se tale ipotesi trovasse conferma negli atti ufficiali sarebbe un fatto gravissimo. Si preleva dal sociale per dare al sociale. Ma soprattutto qualcuno perde credibilità non solo di fronte a noi, ma di fronte al Paese. Contiamo quindi su una smentita ufficiale: il Fondo deve essere realmente strutturale e adeguato e, soprattutto, non si può sottrarre al sociale per dare al sociale. Si trovino altrove le coperture.”

Nella giornata la commissione Bilancio della Camera ha approvato anche un emendamento bipartisan che aumenta i fondi per il Garante all’infanzia e all’adolescenza portandoli a 650 mila euro per il 2015. Stessa dotazione anche per il 2016 e il 2017. La norma e’ stata approvata all’unanimita’.

Social card. Il Governo è tornato a proporre anche l’estensione della Carta acquisti ai cittadini comunitari ed extracomunitari, stabilita dall’articolo del decreto legge150/2013 che era stato soppresso in sede di conversione. La norma è contenuta in un emendamento alla Legge di stabilità depositato in commissione Bilancio alla Camera. La mancata approvazione della proposta, spiega la relazione tecnica, determinerebbe l’effetto di dover recuperare i contributi già erogati ai cittadini nel periodo gennaio-marzo 2014 e non consentirebbe di pagare alle Poste i compensi previsti per il servizio comunque prestato per assicurare la continuità del programma Carta acquisti. Senza la norma, conclude la relazione tecnica, verrebbe meno anche la sperimentazione avviata nei dodici Comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti.

Da redattoresociale.it


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