Si intitola “
L’assassino del call center“, ed è l’ultimo noir sindacale realizzato dai precari dei call center per promuovere lo sciopero e la manifestazione nazionale che il prossimo 21 novembre vedrà sfilare in corteo migliaia di operatori per le strade di Roma. A poche ore dalla sua pubblicazione su Youtube già migliaia di persone lo hanno visualizzato e condiviso. I temi dello short movie (dura meno di tre minuti) sono quelli che stanno piegando in questi mesi il settore dei call center: le delocalizzazioni, le gare al massimo ribasso e il problema -spinosissimo- dei cambi d’appalto. Oltreché, naturalmente,la questione dei licenziamenti che si stanno verificando in molti call center italiani. Il tutto raccontato con una metafora che ricorre al registro del thriller.
Il protagonista de “L’assassino del call center” è infatti un imprenditore che sceglie di portare all’estero la sua attività. Un’antieroe che trasferisce cuffie e telefoni in Transnitria, regione moldava autoproclamatasi autonoma, resa nota da una recente puntata della trasmissione d’inchiesta Report. Uno dei pochi riferimenti diretti presenti nel cortometraggio, tutto giocato su riferimenti non espliciti. Come le citazioni del presidente del consiglio Matteo Renzi, mai nominato ma più volte chiamato in causa. Regia di Riccardo Napoli, lo stesso dei riuscitissimi videospot “Roma Calling” (sulla manifestazione Cgil del 25 ottobre) e “Buongiorno sono Lucia” (sullo sciopero dei call center del 4 giugno). Interpreti Lucia Fossi e Francesco Russo, Desy Arena, Natale Falà e Massimo Allegra. Da un’idea di Massimo Malerba
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