I Comuni di Casal di Principe , San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere della provincia di Caserta hanno adottato il Regolamento sulla collaborazione fra cittadini e amministrazioni locali per la cura dei beni comuni urbani. Scritto da LABSUS (Laboratorio per la sussidiarietà) insieme con il Comune di Bologna, da febbraio a oggi il Regolamento è già stato adottato o è in corso di adozione in circa cinquanta comuni italiani. Rappresenta una vera rivoluzione perché permette ai cittadini che vogliono prendersi cura dei beni comuni del proprio territorio di collaborare con l’amministrazione all’interno di un quadro giuridico chiaro e definito. “Nel nostro caso si tratta di dare una sistemazione organica a quanto già stiamo facendo – spiega il sindaco di Casal di Principe Renato Natale – Un caso per tutti: il campo sportivo ripulito dai cittadini volontari che ora hanno iniziato a viverlo come proprio, correndo sulla pista del campo dello stadio. Lo faremo anche con i beni liberati dalla camorra. Tutti insieme. “
Il regolamento per la cura condivisa dei beni comuni è stato dedicato da LABSUS alla memoria di Tommaso Cestrone, detto l’Angelo di Carditello perché per anni si è preso cura della Reggia borbonica di Carditello. Ora che della Reggia si prendono cura i volontari di Agenda 21 per Carditello e Regi Lagni, diventerà il laboratorio dei beni comuni casertani. Un processo irreversibile, un segnale di riscatto e una rivoluzione culturale per produrre capitale sociale e quindi sviluppo, anche economico. In studio con Giovanna Rossiello, Gregorio Arena, presidente di LABSUS.