A Bonaccini voglio ricordare…

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Solo chi non lo voleva vedere il disagio che c’è in questa regione sia a livello locale che rispetto a una politica nazionale che è contro il mondo del lavoro e dei pensionati. Il PD ha vinto dimezzando  i voti rispetto alle europee. Un’affluenza così bassa e incredibile in questa regione è veramente scioccante. I lavoratori si sono resi conto benissimo di quello che questo governo vuole combinare loro con l’abolizione di fatto dell’articolo 18 e i pensionati al minimo non hanno avuto nessun aumento delle pensioni. Le Istituzioni regionali sono lontanissime dai cittadini. Come curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro mi risulta insostenibile che in questa regione ci siano già 50 morti sui luoghi di lavoro, praticamente quella con più morti rispetto al numero di abitanti, solo il Veneto la eguaglia ma ha avuto i 4 morti collettivi di Adria.

E’ così tutti gli anni, ho mandato loro centinaia di mail, ai vari assessorati e al Presidente Errani, ma mai si sono degnati di rispondere, di andare a vedere se quello che scriveva un cittadino con il suo lavoro volontario corrispondeva al vero, e di confrontare i dati.  La rabbia riguarda anche il governo nazionale. Un presidente di una cooperativa rossa va al governo come ministro del lavoro e fa una politica  vergognosa contro  il mondo del lavoro.  Ricordo tra l’altro che l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ha avuto un milioni di contatti in questi sei anni. Credo che se ci sono tanti visitatori l’Osservatorio indipendente dalla politica e da tutti i poteri abbia una sua credibilità, perché non nasconde nessun interesse di sorta. Quando poi mandi il 18 febbraio un’accorata mail a Renzi, Poletti e Martina dove li pregavo di fare qualcosa, almeno una campagna informativa sulla pericolosità del trattore, che entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage e non ottieni nessuna riposta ci rimani male. Chiedevamo anche di fare mettere in sicurezza i vecchi trattori.

L’appello lo ha raccolto per fortuna l’INAIL che ha stanziato oltre 15 milioni di euro per la messa in sicurezza dei vecchi trattori. Da quel 28 febbraio voglio ricordare che sono morti schiacciati dal trattore 138 agricoltori e 148 dall’inizio dell’anno. Una vergogna che sconcerta per la lontananza di chi ci sta governando, e ricordando che più di una volta il Presidente Napolitano ha risposto alle mie mail con lettere intestate congratulandosi per il lavoro volontario svolto.  Se il PD non cambierà completamente politica, se la “minoranza” che poi è maggioranza tra i suoi votanti, non manda un segnale molto forte a Renzi e a chi è salito sul carro del vincitore, pur essendo stato eletto con i voti che prese come candidato premier Bersani. sarà la fine di questa sinistra che spostandosi sempre più a destra sta facendo vincere una destra doc che creerà problemi per la convivenza civile tra i vecchi e nuovi poveri italiani e stranieri. Come si fa a salvare (giustamente) centinaia di immigrati per non farli morire in mare e non andare a battere i pugni sul tavolo in Europa e andare con le navi nei porti  europei e farli distribuire in tutti i paesi che la compongono? Poi dove sono andati questi immigrati? A competere in quartieri poveri e degradati con altri poveri italiani. Una politica complessiva folle se la guardi su tutti i punti di vista.

Ed è per questi motivi che il PD sta pagando un prezzo elevatissimo e se continuerà con queste politiche scellerate. Diventerà marginale e a rimorchio di Forza Italia e la destra. Io sono fiducioso, credo che queste elezioni siano uno sparti acqua. O si sta con chi lavora, ma non rinchiudendosi  nei Palazzi, o dall’altra. Bonaccini è il nuovo Presidente di questa regione, a mio parere dovrebbe liberare tutti gli assessorati dai burocrati che stanno solo tra la classe dirigente e cominci a guardare cosa c’è di buono sul territorio e dialogare. A Bonaccini voglio ricordare che a morire anche in questa regione sono lavoratori precari, in nero, anziani che continuano a lavorare per bisogno e che dov’è presente il sindacato le morti sono quasi inesistenti e che si ricordi delle radici di questo partito. Il 31 dicembre, se non ci sarà nessun cambiamento, se l’indifferenza della politica continuerà l’Osservatorio sarà chiuso. Non si può sacrificare per anni il proprio tempo per sbattere sempre e comunque contro un muro di gomma e soprattutto quando si parla di morti per infortuni sul lavoro.

* Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro


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