Si resta ogni volta felicemente stupiti dalla crescente e motivata partecipazione degli studenti alla consultazione pubblica sul rinnovo della concessione del servizio pubblico. A meno di una settimana dal convegno di Villa Medici, abbiamo incontrato gli studenti medi e universitari di alcuni licei di Trieste, il rettore dell’Università e gli assessori comunali e regionali all’Istruzione: un confronto sul futuro della Rai magistralmente organizzato da Giovanni Marzini, presidente del Co.Re.Com. per il Friuli Venezia Giulia. Da questi incontri emerge con sempre maggiore chiarezza quanto il baricentro dei servizi pubblici stia, ineluttabilmente emigrando dal broadcasting (comunicazione da uno a molti) verso i media interattivi. Da questo punto di vista, la definizione della nuova carta d’identità della Rai è concretamente, e non demagogicamente, nelle mani delle giovani generazioni – che di questi mezzi conoscono i linguaggi, le architetture, le potenzialità e i rischi – molto più di quanto lo sia in quelle dei “nativi analogici”.
Sempre a Trieste, abbiamo partecipato a un incontro con tutti i presidenti regionali del Corecom alla presenza del sottosegretario Giacomelli e del direttore delle Risorse umane della Rai Valerio Fiorespino: un confronto, animato soprattutto da Beppe Giulietti, che ha messo in luce la determinazione con cui l’attuale vertice aziendale sta procedendo allo smantellamento di quella “stratificazione geologica” rappresentata dalla sovrapposizione incoerente di diversi modelli organizzativi a aziendali alcuni dei quali risalenti a quarant’anni fa, quando la Rai agiva in regime di monopolio. Certo, restano i dubbi sul metodo che il Governo intende adottare per definire la nuova concessione, tuttavia la presenza dell’on. Giacomelli a Trieste, come al precedente incontro organizzato da Articolo 21 all’Università di Torino, lascia ben sperare sul rispetto delle procedure. Prossima tappa ad Assisi con le cento scuole che prendono parte alla Marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre.