“Quando c’era Berlinguer” a Parigi

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Rue victor cousin 13,una piccola strada dietro la Sorbona: una lunga fila ordinata si snoda intorno all’intero palazzo dalle 9.30 del mattino. Si sente parlare italiano. Centinaia di persone aspettano di entrare al cinema Pantheon. Ma non e’ l’anteprima di un nuovo film di tendenza. Si proietta “quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni. Veltroni stesso e’ presente nel dibattito post proiezione. Dibattito senza sconti con un attento Marc Lazar che lo punzecchia sulle traiettorie incompiute di Berlinguer e sulle contraddizioni e gli errori del’eurocomunismo. Ma aldilà della politica “politicienne” come direbbero i francesi quel che mi ha colpito,nella proiezione e nel dibattito, e’ stata la grande partecipazione emotiva a una discussione sulla sinistra di ieri e di oggi che in italia sembra solo esprimersi attraverso scomuniche o polemiche velenose. Anche se Veltroni stesso ha messo in guardia tutti i presenti piu’volte: “il mio e’ un film sul passato, non un uso del passato per parlare del presente”. Moltissimi dei partecipanti a queste proiezioni all’estero(le ultime due a Ginevra e a Parigi, entrambe affollatissime) servono proprio a ricordare il passato per capire meglio il presente.  E il pubblico non e’ solo composto da anziani in vena di nostalgia ma anche da giovani, curiosi e informati. Una piccola iniezione di fiducia da un pezzetto di Italia all’estero.


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