E’ morto a soli 23 anni Michele Santino Testa, l’agricoltore che ha perso, nelle campagne di Gildone, schiacciato dal trattore con cui stava arando il terreno di famiglia. Il povero giovane stava arando un terreno con un mezzo gommato, che si è ribaltato e lo ha schiacciato. In serata parenti e conoscenti, non vedendo arrivare si sono allarmati e hanno raggiunto il campo e scoperto la disgrazia. Inutile l’intervento delle forze dell’ordine e e dei sanitari. Michele è la 126esima vittima del trattore e la 136esima dall’inizio dell’anno. Noi il 28 febbraio avevamo mandato una mail a Renzi, Martina e Poletti informandoli che entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Li pregavamo di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e di fare una “leggina” in parlamento per far mettere in protezioni i trattori. Naturalmente non hanno fatto niente: il loro tempo prezioso lo stanno usando per togliere i diritti dei lavorati per rendere tutti “semi schiavi” come i precari e le partite IVA individuali. Parlano di un lavoro a tempo indeterminato che dura tre anni dove però si può essere licenziati ogni 4 mesi. Una vergogna che dovrebbe indignare tutte le persone di buon senso e che hanno a cuore la vita e il benessere psicofisico di chi lavora. Non è un caso sono in queste categorie poco protette, dove non ci si può rifiutare neppure di fare un lavoro pericoloso, pena il licenziamento che si verificano la maggioranza delle morti sul lavoro che ricordiamo sono molte di più di quelle che diffondo le statistiche ufficiali. Ed è per questo che l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, che ha monitorato i morti sul lavoro chiuderà il 31 dicembre 2014. chiuderà per “Indifferenza”. Un Paese come il nostro diretto da questa classe dirigente egoista CHE SE NE FREGA DI CHI LAVORA non merita persone che volontariamente cercano di dare un contributo per migliorare la vita e la Sicurezza di chi lavora.