Lodi per due settimane è la capitale della fotografia internazionale grazie al Festival della Fotografia Etica, un’iniziativa del Gruppo Fotografico Progetto Immagine che da cinque anni a questa porta nel capoluogo lombardo il meglio della fotografia internazionale. A differenza di altre manifestazioni analoghe Il Festival di Lodi consente di entrare direttamente in contatto con gli autori attraverso le visite guidate e gli incontri con il pubblico che permettono di andare davvero a fondo alle tematiche trattate. Queste, fortemente legate alla concezione etica dell’informazione per mezzo delle immagini, sono tra le più importanti nel panorama contemporaneo. Di particolare attualità è il tema della “violenza sulle donne nel mondo”. Un argomento difficile trattato in cinque mostre ospitate nell’Ex Chiesa di San Cristoforo, in cui le immagini mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica su fatti che direttamente o indirettamente coinvolgono tutti e non possono essere certo ignorati.
Importante per gli appassionati di fotografia anche la finestra aperta sul lavoro delle ONG e su quello dei fotografi italiani, senza dimenticare lo spazio dedicato alla fotografia di approfondimento con lavori di indagine che si protraggono per anni. Ma un fine settimana a Lodi durante il Festival non è solo un’occasione per entrare in contatto con il meglio della fotografia internazionale. È anche un’ottima occasione per conoscere una città accogliente che si può visitare approfittando del Festival per vedere anche siti artistici e culturali di grande importanza, come ad esempio Palazzo Barni, altrimenti inaccessibili al pubblico durante il resto dell’anno. Il tutto approfittando della calda accoglienza lodigiana e di un fine ottobre climaticamente eccezionale.
Nella foto: Accampamento Frei Henri de Rosiers, Parauapebas (Pará). ©Giulio Di Meo