“Come si fa a sospendere dal servizio chi ha avuto l’onestà e il coraggio di denunciare un disservizio? Perché non si rispetta il diritto alla libertà di espressione sancito dalla Costituzione? E’ il messaggio di Franco F., uno dei tanti, migliaia, postati sul sito Change.org. Ad essere sospesi dal servizio sono stati Ilario Ilari e Valentino Tomasone, i due autisti della consorziata di Roma TPL Trotta bus service che hanno ricevuto questo indecoroso provvedimento dopo aver rilasciato un’intervista alla trasmissione “Presa Diretta” di Rai3 il 21 settembre scorso.
Articolo21 ha lanciato una petizione per chiedere il loro reintegro perché questo atto non offende solo Ilario e Valentino, ma anche chi ancora crede nello stato di diritto e nella libera espressione delle opinioni e delle critiche. Oltre 56mila cittadini hanno sottoscritto l’appello pubblicato su Change.org rivolto alla Direzione Trotta Bus Service, e al Comune di Roma affinché faccia sentire il suo dissenso e si adoperi perché questa brutta pagina sia chiusa subito.
Per questo Articolo21 ha deciso di consegnare le firme e i commenti al Comune di Roma. Martedì 28 ottobre una delegazione composta dal direttore di Articolo21 Stefano Corradino, dalla giornalista di Presa Diretta Rebecca Samonà, da Elisa Finocchiaro e Luca Francescangeli di Change.org e dagli autisti Ilario Ilari e Valentino Tommasone ha incontrato l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma Guido Improta. “La reazione dell’azienda è stata spropositata” – ha detto Improta – e la vicenda di Ilario e Valentino danneggia l’immagine del Comune di Roma, anche se ci sono stati errori da parte di tutti”. Sulla vicenda si era espressa all’unanimità anche la Commissione Mobilità del Comune di Roma, chiedendo il reintegro dei due autisti e la verifica dei “sospetti casi di comportamenti persecutori ed antisindacali” del consorzio RomaTPL. L’assessore ha confermato che Roma TPL ha un contenzioso per 80 milioni di Euro con il Comune, “che ha ereditato una situazione disastrosa”. Il consorzio non paga gli stipendi da oltre due mesi. La petizione a favore di Ilario e Valentino è ancora online su change.org. Non lasciamoli soli. #iostoconIlarioeValentino, colpevoli di aver detto quello che è sotto gli occhi di tutti gli utenti del trasporto pubblico romano, ogni giorno.