“Solo Dio può dare e togliere la vita. Oggi noi musulmani siano tutti uniti per lottare contro questa barbarie che non ha nulla a che fare con la civiltà, l’umanità e che e’ contro i nostri principi”. Le parole di Dalil Boubaker presidente del consiglio francese del culto musulmano risuonano nell’atrio di ingresso della grande moschea di Parigi. Sono migliaia i fedeli che accorrono al suo appello. Sono più di 7 milioni i musulmani in Francia. Se quella con l’Isis diventasse una guerra di religione , per la società francese sarebbe una catastrofe. Per questo i musulmani di Francia scendono in piazza . Davanti alla Moschea c’e’ un grande cartello, listato a lutto, con la foto di Herve Gourdel il turista francese decapitato dai terroristi in Algeria. “Sono qui contro il terrorismo e per il mio paese, l’Algeria, mi dice uno dei manifestanti , perché noi algerini siamo le prime vittime del terrorismo”. Tutti i monumenti francesi sono massicciamente presidiati da polizia ed esercito per timore di nuovi attentati.
Ma l’antidoto più efficace può venire solo da una presa di coscienza collettiva. “prima ancora che come musulmana-mi dice una donna velata prima di entrare in Moschea-sono qui come essere umano”.
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