Nel nome di Angelo Vassallo, un 5 settembre che segnerà cambiamento

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“A quattro anni dalla sua uccisione abbiamo deciso di ricordare Angelo a Casal di Principe, una città che durante le ultime elezioni comunali ha votato per il cambiamento e ci è sembrato opportuno richiamare l’attenzione su questo territorio che vuole esprimere un rinnovamento non solo politico ma anche e soprattutto culturale. Questa città rispecchia tutto ciò che Angelo aveva scelto come linea da perseguire sfidando i rischi che sapeva di correre”.
Cosi Dario Vassallo racconta suo fratello, ucciso nel 2010. Ho avuto il privilegio di incontrare Angelo anni prima che diventasse il ‘sindaco pescatore’ conosciuto da tutti e oggi scrivere di lui non è facile.
Sono trascorsi 1460 giorni dal suo omicidio e ancora non si vede alcuno spiraglio di giustizia. Ad oggi si ignorano movente, mandanti ed esecutori.
Nella giornata che segna i quattro anni dall’uccisione del fratello per mano mafiosa, Dario ha partecipato a Casal di Principe a una seduta del consiglio comunale a cui erano presenti anche il sindaco della cittadina campana Renato Natale, il coordinatore del Comitato Don Peppe Diana, Valerio Taglione, il presidente del Coordinamento Campano contro le Camorre, Leandro Limoccia.
“È compito della Fondazione essere vicini a chi con la propria azione politica ha determinato una rottura di “certi equilibri” che nel nostro Sud hanno creato solo povertà e sudditanza – prosegue Dario – Dimostrare la nostra vicinanza a Renato Natale, alla sua giunta e alla sua gente è uno dei compiti della Fondazione. Il 5 settembre 2014, rappresenta per noi uno spartiacque dove i nostri compiti e le nostre azioni cambiano: non saremo in giro per l’Italia solo per ricordare Angelo, ma anche per creare erafforzare una rete di gente comune, amministratori, associazioni che si riconoscono nei valori diAngelo Vassallo, che poi sono i valori fondanti di una grande democrazia.»
Anche il   Comune  di  Bologna  ha reso omaggio  ad  Angelo  Vassallo, con una delegazione di cittadini appartenenti  al  Comitato  di  gemellaggio tra Bologna e Pollica presente  nel Cilento alle  iniziative  per commemorare il sindaco ucciso  dalla criminalità organizzata. Nel capoluogo bolognese, inoltre, in un incontro pubblico, l’assessore comunale alla  Legalità  Nadia  Monti, neo-coordinatrice  di  Avviso  Pubblico  per  l’Emilia-Romagna, ha sottolineato che “Angelo  Vassallo  e la sua vicenda non sono unicamente da ricordare per la tragicità  dei  fatti,  perché  così  facendo  se ne sminuirebbe l’operato. Angelo  va ricordato perché è riuscito ad imporre una svolta amministrativa ad  un  territorio  indubbiamente difficile ridando nuovamente nobiltà alla parola  politica. Angelo  è riuscito dove in molti hanno fallito, pagando un prezzo altissimo.”.
Angelo Vassallo manca, non solo alla. comunità di Pollica rimasta orfana di un sindaco che amava profondamente la sua terra. Manca a tutti noi.


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