I sindacati dei corpi/dipartimenti militari e civili per la prima volta nella storia, a fronte blocco stipendi pubblici così (ri)disposto da governo, annunciano sciopero generale. Quel milione di lire cantato da Faletti, oggi commutato in circa milletrecento euro, è la paga d’operaio (soggetto che opera) nella sicurezza, difesa e soccorso pubblico della cittadinanza. Una paga da schifo tale e quale a quelle paghe da schifo di troppi italiani che, pur senza divisa, crepano sul lavoro.
I sindacati puntano il dito sul [mi si perdoni la sintesi] «…pronti a sacrificare la propria vita per il Paese, offrendo specificità, professionalità, abnegazione, eseguendo e sempre tacendo…» Corrisponde al vero. Tuttavia, nello stato (Stato) in cui siamo non può passare in subordine il fatto che a)siamo l’unico Paese in Europa a possedere cinque strutture a garanzia d’ordine e sicurezza b)inanelliamo migliaia di stellette (che stanno solo a “guardare”) retribuite a peso d’oro c)possediamo migliaia d’agenti a vergognosa scorta di centinaia fetenti quaquaracqua.
Ben venga (non aspettavamo altro!) il vostro sciopero, ma imputatelo a chi se lo merita, non a tutti gli altri italiani di buona volontà che solo su voi (meglio: su ciascuno tra voi che, al pari di tanti altri professionisti, distingue l’Uomo dal fetente quaquaracqua) ripone la speranza d’essere difeso e qualche volta anche protetto…