Ma che strano: mentre Assad dice che i bombardamenti USA sono i benvenuti, il presidente iraniano li definisce “contro il governo di Damasco” e illegittimi.
Fedele alla linea che ha tenuto sin dall’inizio del conflitto, il presidente Bashar al-Asad assicura che i bombardamenti sono i benvenuti: “noi siamo contro il terrorismo”.
Avendo inventato lui “la guerra dei terroristi contro il terrorismo” che ha distrutto un paese e prodotto il nuovo mostro terrorista, l’IS del Califfo criminale, Assad sa bene che deve stare al gioco. E dire, forse millantando ma forse no, che gli americani lo hanno informato prima, tramite gli amici iracheni.
Chi invece aspetta accordi decisivi al negoziato novembrino sul nucleare, cioè il presidente iraniano Rowhani, pur avendo definito l’IS un qualcosa come “il capolinea dell’umanità”, attacca, dicendo che i bombardamenti sono contro Damasco e illegittimi, perché non votati dall’Onu, nel caso di specie dal suo paese.
Onesto di natura, Assad sembra consapevole che per lui la vera sfida è mantenere l’attenzione dei media sul mostro Is invece che sul mostro Hezbollah. Sarà pur vero che i califfali sono più numerosi e più ricchi, ma Hezbollah ha ramificazioni in 45 paesi e ha combattuto una trentina di volte; meglio tenerli lontani dai riflettori.
Se loro sembrano sapere quel che vogliono, gli americani sembrano un po’ confusi. Il loro capo militare, quello che non ha voluto sentire parlare di armare il Free Syrian Army per anni, portando il presidente Obama a parlarne in termini che da noi non sono stati usati neanche per l’esercito di re Franceschiello, ora dice che la partita si può vincere sperando di portare le tribù sunnite contro l’IS, e quindi armando il Free Syrian Army. Con generaloni così si va lontano..
Come staranno andando le cose? Chi sembra saperlo è l’ayatollah Khamenei che annuncia al mondo che presto sarà l’ora della loro egemonia: “l’Occidente è in crisi etica, lo dimostrano omosessuali e donne sfruttate sui posti del lavoro, mentre io, femminista, le valorizzo tenendole a casa con i pargoli. Questo Occidente è finito, stiamo arrivando….” Beh, grazie a generali come Dempsey, può essere…
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