Fabrica e UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) presentano il 22 settembre presso la Camera di Commercio, Sala Tempio di Adriano a Roma una serata pubblica con letture e immagini su Lampedusa e le sue storie di vita e di mare. Un anno è trascorso dal 3 ottobre 2013, quando nel mare al largo di Lampedusa si è consumata la più grande strage in territorio italiano in tempo di pace: 368 persone in fuga da guerre e persecuzioni, annegano nel Mediterraneo. Lampedusa si conferma agli sguardi superficiali come sinonimo di Canale di Sicilia, conosciuta solo per essere l’approdo agognato di barche sgangherate sovraccariche di disperati alla mercé di criminali.
Ma Lampedusa vive oltre la migrazione: geograficamente già Africa ma politicamente ancora Italia, vive questa dimensione di confine nella sua quotidianità fatta di mare, di sole, di vento, di isolamento, di solitudine, di silenziosa operosità. Il 22 settembre, nella cornice del Tempio di Adriano a Roma, alcuni protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo presteranno la loro voce alle testimonianze raccolte dalla giornalista Michela A.G. Iaccarino per il progetto Sciabica. Sciabica è una parola di origine araba che significa rete da pesca. Per Fabrica, Sciabica è stata la rete virtuale che nelle settimane immediatamente successive alla tragedia ha raccolto le storie di lampedusani e migranti http://sciabica.tumblr.com.
Nel corso della serata verrà presentato “Lipadusa”, libro fotografico di Fabrica. Le fotografie di Calogero Cammalleri raccontano lo scorrere della vita di pescatori, bambini, animali di Lampedusa. Calogero è un borsista di Fabrica e un migrante di ritorno: partito a tre anni con la sua famiglia dalla Sicilia per la Germania, torna nella sua terra dopo diciassette anni a cercare le sue origini. Le sue foto narrano di impressioni oniriche, attimi colti in bianco e nero, sfocati nella trasfigurazione di una realtà che diventa senza tempo. Un video documentario racconta i nove mesi che ha trascorso a Lampedusa (http://vimeo.com/fabrica/lipadusatrailer). I testi del libro sono della giornalista Silvia Giralucci che si è fatta raccontare dagli isolani cosa significa vivere a Lampedusa.
Fabrica è un centro di ricerca sulla comunicazione. Situato a Treviso, è parte integrante di Benetton Group. Fabrica è stata fondata nel 1994 e offre a un gruppo molto eterogeneo di ricercatori da tutto il mondo una borsa di studio annuale, alloggio e viaggio di andata e ritorno per l’Italia. La gamma di discipline è altrettanto varia e include design, grafica, fotografia, interaction, video, musica e giornalismo. Fabrica ha sede in una villa del XVII secolo restaurata e notevolmente ampliata dall’architetto giapponese Tadao Ando.
L’UNHCR è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, di sfollati e di apolidi, e a costruire per loro un futuro migliore. Lavora in 123 paesi del mondo e si occupa di oltre 40 milioni di persone.
Lipadusa, storie di vita e di mare
Lunedì, 22 settembre, ore 18:30
Camera di Commercio, Sala Tempio di Adriano
Piazza di Pietra, Roma