È iniziato oggi il processo in Corte d’assise d’appello sul caso di Stefano Cucchi, morto all’ospedale Sandro Pertini di Roma una settimana dopo il suo arresto per droga nel 2009. Il procuratore generale Mario Remus nella sua requisitoria ha chiesto la condanna di tutti gli imputati del processo: “Condannate a 2 anni di reclusione gli agenti penitenziari per lesioni volontarie e a un anno gli infermieri coinvolti – ha detto – La vittima è stata aggredita dagli agenti che ne avevano la custodia e il fatto è avvenuto dopo l’udienza di convalida”. “Il procuratore generale – ha commentato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano – ha esordito descrivendo un vero e proprio pestaggio di Stato e una grave compromissione e negazione dei diritti umani in danno di mio fratello. Dedico queste parole al senatore Giovanardi al signor Capece che mi attaccano sistematicamente ed al ministro della Giustizia che prenda provvedimenti. Affinché si possa avere un sincero momento di riflessione sui terribili fatti che hanno portato a morte Stefano. Penso anche alla tanto auspicata approvazione della legge sulla tortura che il nostro Paese continua a rifiutarsi di adottare a dispetto dei moniti che ci vengono rivolti dall’ONU”.