20ª edizione mostre, incontri, spettacoli, proiezioni
RICCIONE – 3-4-5-6-7 settembre 2014
a vent’anni dall’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin tanti gli ospiti della kermesse riccionese dedicata a giornalismo, impegno civile, ricerca della verità:
Laura Boldrini, Mario Calabresi, Maria Cuffaro, Marco D’Amore, Massimo Giannini, Massimo Gramellini, Sabrina Impacciatore, Marco Minniti, Giorgio Montanini, Aldo Nove, Barbara Serra, Benedetta Tobagi, Andrea Vianello e molti altri
anteprima mercoledì 3 settembre
Lella Costa in scena ripercorre la strada di Ilaria
VENTI. Mogadiscio, marzo 1994 – Riccione, settembre 2014. Vent’anni dal terribile omicidio che costò la vita a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Vent’anni che Riccione e il Premio Ilaria Alpi chiedono verità e giustizia.
«Questo 2014 è davvero un anno speciale, vent’anni dopo ‘il più crudele dei giorni’ (Mogadiscio 20 marzo 1994): per l’impegno straordinario di Luciana Alpi, della Rai e dei suoi dirigenti in particolare di Rai3, dei mass media e dei social network, dei tanti giornalisti e operatori dell’informazione… di tutti noi dell’Associazione e delle moltissime iniziative che si sono svolte in tutte le parti d’Italia» afferma la presidente dell’Associazione Ilaria Alpi Mariangela Gritta Grainer e prosegue: «I primi documenti desecretati il 23 maggio scorso confermano che si è trattato di un’esecuzione e che fin dalle prime settimane la pista dei traffici criminali era già chiara come i nomi di possibili responsabili. Dunque in questo 2014 si sono aperti forse degli spiragli per arrivare ai mandanti, agli esecutori, a chi ha occultato depistato mentito e finalmente avere giustizia. Laura Boldrini Presidente della Camera e Marco Minniti Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, impegnati su questo fronte, saranno graditi ospiti di questa edizione».
Il Premio attraverserà le problematiche principali del presente, si soffermerà sulla ricerca della verità e si concluderà con la consegna dei riconoscimenti agli autori delle migliori inchieste televisive. I video finalisti saranno i veri protagonisti occupando un ampio spazio all’interno del programma e per la prima volta verranno proiettati all’interno di una sala cinematografica.
Mostre, incontri con gli autori, workshop, spettacoli, dibattiti, un palinsesto articolato imbastito grazie al contributo e alla preziosa collaborazione di Rai Radiotelevisione Italiana. Il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi afferma: «La Rai non smetterà di chiedere che sia fatta piena luce sull’accaduto. Troppi segreti, troppe ombre aleggiano su questa vicenda. Mancano ancora giustizia e verità. Questo è il nostro impegno. E iniziative come questa servono a ricordare e a rendere omaggio ad una giornalista coraggiosa, libera, di grande esempio per tutti i colleghi del servizio pubblico».
IL PUNTO SULLA DESECRETAZIONE E UNA SERATA PER ILARIA
La giornalista Maria Cuffaro dialogherà con la Presidente della Camera Laura Boldrini, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti e Mariangela Gritta Grainer venerdì 5 settembre alle ore 12 presso il Palazzo del Turismo per fare il punto dei documenti pubblicati e del percorso intrapreso verso la desecretazione annunciata in primavera dalla Presidente della Camera e poi anche dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Alle ore 21 sarà la volta della mise en espace di Io, la verità, parlo, uno straordinario monologo inedito che lo scrittore e poeta Aldo Nove ha dedicato ad Ilaria a vent’anni dal suo assassinio in cui la voce della Verità coincide con la voce di Ilaria. «La morte di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin – spiega Nove – mi turba da ormai due decenni, specchio insanguinato di un mondo pieno di ombre mostruose; ombre mostruose a cui, per paura, non vogliamo o non sappiamo opporre resistenza. La verità ci fa paura… La questione della verità è stata magistralmente trattata, in psicoanalisi, dal genio di Jacques Lacan, con il suo celeberrimo discorso Moi, la vérité, je parle». Così l’autore parte dal filosofo e psicanalista francese per far parlare la verità, l’inconscio trabocca in un flusso di parole lette ed interpretate dall’attrice Sabrina Impacciatore, interprete al cinema e a teatro.
Il reading sarà accompagnato dalle musiche di Julia Kent, violoncellista canadese celebre al grande pubblico per aver fatto parte integrante della band Antony and the Johnsons e spesso impegnata ad accompagnare performance teatrali e di danza, la cui musica compare anche in colonne sonore come in quella di This must be the place dell’Oscar Paolo Sorrentino.
Ad aprire e ad introdurre lo spettacolo una conversazione condotta da Giovanni Anversa con Mariangela Gritta Grainer, Luciano Tarditi, Maurizio Torrealta, Ferdinando Vicentini Orgnani.
PREMIO UNICREDIT
Il Premio UniCredit che ogni anno viene conferito a una giornalista che si distingue per il coraggio è stato assegnato alla giornalista congolese Solange Lusiku Nsimire. Quarantadue anni, è dal 2007 redattore capo ed editore del giornale indipendente Le Souverain creato nel 1992 con l’intento di liberalizzare la stampa in Congo sotto la dittatura del presidente Mobutu Sese Seku. Ha avuto il coraggio di denunciare e smascherare i crimini contro l’umanità, la violenza sessuale e la corruzione nel proprio Paese e per questo è stata insieme anche alla sua famiglia oggetto di minacce e attacchi ripetuti e costanti. Per quasi dieci anni, Lusiku Nsimire ha portato il suo team di giornalisti a sfidare i poteri locali e nazionali, rivelando la corruzione e gli abusi, e dando voce alla popolazione del Sud Kivu, una delle province più difficili della RDC. Nel 2012 l’Université Catholique de Louvain le ha conferito la laurea ad honorem per il suo lavoro esemplare e nel 2014 è stata premiata dall’International Women’s Media Foundation con il Courage In Journalism Awards alla sua venticinquesima edizione.
PREMIO ALLA CARRIERA
Giornalista, scrittore, radiocronista, inviato speciale ed esperto di sport, cronaca, politica interna e politica estera, presidente della giuria del Premio Ilaria Alpi dal 2000 al 2012: a Italo Moretti va il Premio alla carriera 2014.
«Un uomo, un giornalista. Una vita professionale che lo ha portato dallo sport in radio alla direzione del Tg3. Dalla conconduzione delle prime edizione del Tg2 alla grande esperienza nelle vicissitudini dell’America Latina, fra nascita di dittature, guerre civili e la sconvolgente realtà dei desaparecidos in Argentina» ricorda Luca Ajroldi, presidente della giuria del Premio Ilaria Alpi. «Un riconoscimento alla sua grande onestà intellettuale, a una professionalità che resta come esempio nel mondo della informazione.»
MOSTRE FOTOGRAFICHE
Il Premio Ilaria Alpi inaugura con la mostra fotografica documentaria “Mi richiama talvolta la tua voce” curata da Ludovico Pratesi con le immagini di Paola Gennari Santori che ha il pregio di svelarci una dimensione intima e personale del mondo di Ilaria.
La fotografia è anche al centro dell’omaggio a Andy Rocchelli, il giovane fotoreporter italiano ucciso a fine maggio da un colpo di mortaio vicino a Sloviansk, in Ucraina. La mostra “Ukraina Revolution” a cura del collettivo fotografico Cesura, è allestita nella splendida cornice di Palazzo Graziani a San Marino ed è il frutto della sinergia tra Premio Ilaria Alpi, Segreteria di Stato di San Marino, Università degli Studi di San Marino e RTV San Marino.
SUDDITI O CITTADINI. Parole e musica sulla scelta di libertà
Dopo i successi degli appuntamenti speciali ed indimenticabili che hanno visto Isabella Ragonese interpretare Lo schifo scritto da Stefano Massini, Vinicio Capossela dialogare di Grecia con Alberto Nerazzini, i Nobraino alternarsi a Spinoza in musica e parole, la ventesima edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi torna a regalare a Riccione un appuntamento destinato a sua volta a lasciare il segno.
Domenica 7 settembre alle ore 21: SUDDITI O CITTADINI. Parole e musica sulla scelta di libertà è il titolo dell’appuntamento dedicato ai diritti e doveri dei cittadini in cui parole e musica tornano ad incontrarsi in un dialogo unico ed inedito. L’ormai consueto appuntamento di chiusura quest’anno è dedicato alla Costituzione e vede salire sul palco di Villa Mussolini, per la prima volta insieme, l’ex magistrato Gherardo Colombo e i cantautori Massimo Zamboni, ex chitarrista dei CCCP e dei CSI, e Vasco Brondi, cantautore e chitarrista de “Le luci della centrale elettrica” che con l’ultimo album Costellazioni ha conquistato pubblico e critica confermandosi uno dei migliori cantautori della nuova generazione.
Per maggiori informazioni: www.premioilariaalpi.it