80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

“Tavecchio non può rappresentare il calcio”

0 0

In pochi giorni 25 mila firme! Non pensavamo di riuscire a raccogliere così tante adesioni al nostro appello sul sito di Change.org, e invece tante, tante persone si sono sentite offese dalla frase pronunciata da Paolo Tavecchio sui giocatori extracomunitari e le banane. “Un’uscita infelice” l’ha definita lui. Noi sappiamo che non è così, e sappiamo anche di non poter mai abbassare la guardia contro il razzismo, la xenofobia e l’ignoranza, perché sono un virus pericoloso che può degenerare in violenza e bullismo, un virus capace di attecchire nei campetti da calcio dove si allenano i nostri figli, dove crescono e imparano le regole del calcio i figli di questa italia meticcia e plurale. Quello del razzismo è un virus che va stroncato subito e con forza, perché può radicarsi nelle classi multietniche delle nostre scuole, che invece sono un prezioso laboratorio di convivenza, dove ogni giorno si impara il rispetto e la bellezza delle differenze, anche grazie a insegnanti e mediatori culturali che non ringrazieremo mai abbastanza per il lavoro che svolgono.

L’Italia non può permettersi di tollerare il linguaggio dell’offesa e lo sdoganamento di un clima razzista, e anche i media sono chiamati a prender parte attiva in questa battaglia che ci deve trovare tutti in prima linea. Non è una questione di forma, ma di sostanza, condannare un lessico discriminatorio significa anche condannare con forza una mentalità colonialista purtroppo ancora ben radicata nel calcio italiano e perfettamente espressa nel “mangia-banane” di Tavecchio.

I ragazzi di seconda generazione, questi giovani italiani figli di immigrati, nati altrove ma cresciuti nelle nostre città, ci chiedono una rivoluzione culturale ancor prima che politica e legislativa, una rivoluzione che deve partire da chi questa Italia la racconta ogni giorno, dai giornali e dalla televisione, dai social network e dai rappresentanti delle istituzioni. Questi giovani chiedono che sia motivo di scandalo oggi, nel 2014, sentir parlare di “mangia-banane”, chiedono che la stampa non legittimi la diffusione di un linguaggio razzista, ma anzi ne prenda le distanze. Un’Italia aperta e accogliente, competitiva e vincente si costruisce a partire dalle parole: il gioco è iniziato, ognuno faccia la sua parte!


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.