Molti annunci, molte smentite poi la conferma. On line. Stampa e Secolo XIX confluiscono in un unico gruppo editoriale a maggioranza de La Stampa. Ora i giochi e le intenzioni siano trasparenti per chiarire se e come sarà un progetto di consolidamento e sviluppo oppure un’operazione tesa solo a ridurre costi giornalistici e poligrafici. L’accordo tra Stampa e Secolo per Genova e la Liguria è certamente una rivoluzione, ma è anche evidente il rischio che un’integrazione spinta possa incidere negativamente sull’ultra centenaria testata ligure. Perché apre interrogativi pesanti sul futuro delle edizioni locali del Secolo XIX e della Stampa, soprattutto nel ponente ligure, e nella redazione centrale sulle parti “nazionali” del giornale, tutti settori che hanno un ampio patrimonio di redattori e di collaboratori. E su Genova pone il drammatico quesito del futuro del Corriere Mercantile, da anni al centro di un accordo commerciale di giornale-panino con La Stampa e La Stampa coproprietaria di maggioranza della testata edita dalla cooperativa dei colleghi giornalisti e poligrafici. Quali intenzioni ha questo nuovo gruppo editoriale? Certo è che non potranno essere solo attesi i piani editoriali e industriali per sapere quale sarà, per gli editori, il futuro di una grossa fetta del mondo dell’informazione in Liguria. Ed è per questo che i cdr di tutte queste testate, il sindacato regionale e la Fnsi dovranno essere parte attiva di un confronto che non può limitarsi a prendere atto di decisioni annunciate, smentite e poi ufficializzate alla vigilia delle ferie e con una nota sui siti web delle due testate.
* Associazione ligure giornalisti – Fnsi
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