Robin Williams era probabilmente l’attore americano più amato dagli italiani, sicuramente da quelli della mia generazione. Siamo cresciuti ridendo con Mork il suo bizzarro extraterrestre, la nostra adolescenza è stata segnata da L’attimo fuggente, poi lo abbiamo ritrovato con il naso da clown quando ci ha fatto conoscere la straordinaria vita del dottor «Patch» Adams. La sua verve brillante non gli ha mai impedito di ricoprire ruoli estremamente drammatici o inquietanti e in ogni ruolo la sua interpretazione non lasciava mai indifferenti. Non possiamo che sentirci amareggiati per la sua prematura scomparsa e allo stesso tempo grati per l’emozioni che come pochi ha saputo donare all’incomparabile arte del cinema e del teatro. Il fattore umano era l’ingrediente principale del suo lavoro di attore ed è stata proprio questa sua dote a creare empatia con chi dall’altra parte dello schermo ha riso e ha pianto con lui e continuerà a farlo. Grazie O Capitano! Mio Capitano!