Arriva la disobbedienza civile alla Mostra del Cinema di Venezia, con un film destinato a far molto parlare di sé. Si intitola “Io sto con la sposa” ed è un documentario che racconta l’avventura on the road, tra Milano e Stoccolma, di un finto corteo nuziale escogitato per contrabbandare in Svezia cinque palestinesi e siriani scappati dalla guerra e sbarcati a Lampedusa. I tre registi – Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry – rischiano un processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (pena massima 15 anni di carcere), ma intorno al film è già nata una comunità di migliaia di persone sostenitrici del diritto alla libera circolazione.
Da mesi ormai #iostoconlasposa è un trend sulla rete, da quando lo scorso 19 maggio venne lanciata una campagna di crowdfunding da record: 100mila euro raccolti in 60 giorni su Indiegogo grazie a 2.617 produttori dal basso. Il più grande crowdfunding della storia del cinema italiano e uno dei più importanti a livello internazionale sul fronte del documentario.
Il film, prodotto da Gina Films in associazione con DocLab, sarà mostrato in anteprima internazionale il 4 settembre alle 14.30 in Sala Grande, all’interno della sezione “Orizzonti – Fuori Concorso”. E c’è da aspettarsi una proiezione fuori dal comune, visto che i registi hanno invitato i 13mila fan su facebook a venire vestiti da sposi, in segno di protesta contro le normative europee sulla mobilità che ogni anno causano migliaia di morti in mare lungo le rotte del contrabbando.
Per maggiori informazioni potere scaricare press kit e trailer dal sito ufficiale del film www.iostoconlasposa.com