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Sicurezza sul lavoro, nuova procedura d’infrazione UE grazie alla denuncia di Marco Bazzoni

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La Ue apre una nuova procedura d’infrazione contro l’Italia grazie alla denuncia fatta da Marco Bazzoni (nella foto), operaio metalmeccanico e collaboratore di Articolo21. Questa volta la procedura riguarda la limitazione del campo di applicazione da parte del Decreto Fare della direttiva 92/57/CEE per i cantieri temporanei o mobili. “Quando meno te l’aspetti e oramai non ci speri più – spiega Bazzoni ad Articolo21 – ti scrive la Commissione Europea, per informarti che grazie alla tua denuncia del 30 Giugno 2013, contro il Decreto del Fare, per violazioni sulla sicurezza sul lavoro, la Commissione ha deciso che proporrà al collegio dei Commissari europei, che si riunisce una volta al mese (ma non nei mesi di luglio e agosto), l’apertura di una procedura d’infrazione, perché il Decreto del Fare, limita il campo di applicazione della direttiva 92/57/CEE (direttiva cantieri) per le prescrizioni minime di sicurezza e salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili. Molto probabilmente la procedura d’infrazione verrà aperta nel mese di settembre 2014. Ironia della sorte, a 3 anni esatti (settembre 2011) dall’apertura della prima procedura d’infrazione per la sicurezza sul lavoro”. “E’ già la seconda procedura d’infrazione che faccio aprire (credo sia un record per un cittadino, che non ha dietro di se nessun ufficio legale).Ma questo accade quando i governi se ne fregano delle direttive europee : non recependole per nulla o non correttamente. Sapete come dice il detto: non c’è due senza tre (mancata notifica del Dlgs 81/08: gli Stati membri hanno l’obbligo di comunicare alla Commissione il testo delle disposizioni di diritto interno da essi già adottate o che adottano nel settore disciplinato della direttiva) e il quattro vien da se (decreto lavoro jobs act, che violerebbe direttiva europea 1999/70/CEE sui contratti di lavoro a tempo determinato)”.


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