L’immagine dell’ex presidente Sarkozy che arriva alle otto del mattino dietro i vetri scuri del’auto nell’ufficio dei magistrati in stato di fermo provvisorio e’ uno choc per tutta la Francia. Per i suoi sostenitori e’ l’ennesima dimostrazione dell’accanimento giudiziario contro un possibile, irresistibile competitore di Hollande alle prossime presidenziali in una inchiesta che si sospetta addirittura,se non pilotata, in qualche modo accompagnata o comunque conosciuta dal potere esecutivo.” Ogni volta che si parla di un ritorno di Sarkozy in politica ecco una nuova inchiesta giudiziaria che poi finisce per sgonfiarsi” dice Valerie Debord dell’ump. “Sono i risultati di una estrema destra antiparlamentare e poujadista” le risponde il presidente dei senatori verdi Jean Vincent Place’.
Quel che e’certo e’ che in ballo c’e’la candidatura dell ‘Ump per le prossime presidenziali del 2017. Fatto rilevante perche’ con un Hollande cosi’debole l’uomo che riuscira’ a diventare il candidato alternativo avra’ buone chances di conquistare l’Eliseo. Fino a poco tempo fa Sarko’scaldava il cuore a destra piu’di ogni altro .Gli elettori della sua parte lo giudicavano il candidato maggiormente in grado di vincere anche se gli anteponevano altri nomi per onesta’e trasparenza. Ma con il passare del tempo le voci sulle manovre illegittime compiute da Sarko durante la presidenza hanno offuscato la sua stella. Spese faraoniche per la sua campagna elettorale ,manovre finanziarie oscure ed ora ,come recitano le accuse, traffico di influenza e violazione di segreto istruttorio. L’accusa e’che l’ex presidente avrebbe costruito una rete di protezione dalle inchieste coinvolgendo magistrati corrotti. C’e’ da dire che in diverse altre indagini Sarko e’uscito pulito (la piu’ clamorosa e’quella di sospetta circonvenzione di incapace per i finanziamenti a suo favore della miliardaria Betancourt). Ma qui c’e’qualcosa di piu’ di una manovra sui finanziamenti: c’e’ l’accusa un uso di poteri pubblici per deviare la giustizia. Sarko’potra ‘forse cavarsela anche questa volta dal punto di vista giudiziario ma l’impressione e’che la svolta di oggi sia una mazzata dal punto di vista politico. Da tempo i suoi rivali all’interno dell ump (l’ex premier Fillon e l’attuale sindaco di Bordeaux Juppe’) stanno scaldando i motori per bruciarlo nella corsa alla candidatura. L’ennesima svolta giudiziaria puo’ innescare un regolamento di conti interno in una destra che ha l’imperativo di trovare un candidato inossidabile che possa recuperare i voti “rubati”dal Fronte Nazionale di Marine Le Pen e tentare di riconquistare l’Eliseo e la Francia senza paura di scheletri nell’armadio.
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