Di fronte agli affari Berlusconi e De Benedetti lasciano il passato alle spalle: stanno trattando, tramite le concessionarie pubblicitarie dei rispettivi gruppi (Mondadori Pubblicità e Publitalia da una parte e Manzoni dall’altra), per costituire una mega concessionaria di pubblicità web per fare cartello sui prezzi con i due colossi Google e Facebook. L’operazione può avere l’effetto museruola per l’indipendenza delle testate coinvolte che, per mantenere la pubblicità, cioè sopravvivere, potrebbero far scattare l’autocensura di fronte a fatti che coinvolgono Berlusconi, De Benedetti e gli altri soci.
Il governo Renzi, paladino della libertà, senza il contributo del pregiudicato Berlusconi la riforma del Senato, così come è stata concepita dal ministro Boschi, non avrebbe i voti sufficienti per essere approvata. Ancora una volta il centro-sinistra, di fronte all’ex Cavaliere che pensa solo a fare affari, si gira dall’altra parte. Il capo di Forza Italia, dopo l’assoluzione nel processo Ruby, ha deciso di ricandidarsi come se il conti con la giustizia fossero stati tutti saldati: sul processo Ruby manca ancora la sentenza della Cassazione e a febbraio è iniziato a Napoli il processo per la “compravendita” di senatori, dove l’ex Cavaliere è accusato di corruzione per aver dato 3 milioni di euro a De Gregorio per passare dall’Idv al Pdl. Mentre De Benedetti e Berlusconi confabulano Murdoch non è da meno: sta creando il polo Ue della pay tv fondendo Sky Italia con Germania e Sky britannica, un giro di quote azionarie per impedire che le autorità britanniche, che regolano la concorrenza, non si mettano di traverso come è accaduto qualche anno fa accusando Murdoch di monopolio. Lo Squalo, per superare lo scoglio, risulterebbe proprietario “solo” del 39,1%.
Di fronte a questi possibili stravolgimenti nel mondo della comunicazione la Rai è obbligata a stare ferma in attesa di segnali da un governo che tra le sue priorità non ha né la legge sul conflitto di interessi né la riforma del servizio pubblico. MoveOn Italia: La Rai ai cittadini (associazioni, parlamentari, lavoratori, esperti del settore, semplici cittadini), presenterà domani, presso la Camera dei Deputati, una proposta di riforma della Rai, un contributo al lavoro del legislatore per fare uscire i partiti dalla tv pubblica. E’ un atto concreto che potrebbe portare ad una nuova legge con l’obiettivo di rimettere al centro della missione i cittadini attraverso: pluralismo dell’informazione, qualità del prodotto e la valorizzazione di chi lavora.
Fonte: “Il Fatto Quotidiano”