Ecuador, l’insanabile conflitto tra Correa e la stampa di opposizione (3a parte)

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Ho potuto sperimentare, mio malgrado, quanto il sistema sanitario in Ecuador sia atipico, paragonato al resto del continente americano che conosco.
Stroncato da un’improvvisa infezione alimentare a Banos, un taxi mi ha portato d’urgenza all’ospedale pubblico della cittadina.

La prima sorpresa, è stata l’assenza di file senza speranza, che caratterizzano, tranne qualche lodevole eccezione, i nosocomi statali di Belize, Brasile, Cuba, Giamaica, Miami, ai quali sono dovuto ricorrere occasionalmente durante i miei viaggi, dirottato in seguito su costose cliniche private, che costituiscono, per un viaggiatore, l’alternativa obbligata in questi frangenti. Sottoposto a terapia urgente, curato, e rifornito pure di antibiotici, al momento di essere dimesso, con la mano mestamente avviata alla cartera, il medico di guardia mi ha bloccato, con una parola mai pronunciata prima, dai suoi predecessori: ”Nada”. Lo stupore è stato ancora più grande, considerando che ero in una località turistica, ma questa è la regola in Ecuador: anche la salute del turista, il quale comunque contribuisce al PIB del Paese, deve essere tutelata, e gratuitamente.

Istruzione pubblica e sanità, sono il fiore all’occhiello del socialismo ecuadoriano. Dal 2,5% delle risorse attinte dal PIB nel 2006, il governo ha incrementato i fondi destinati a scuola e università fino al 6% dello stesso, nel 2012. Un programma mirato di nutrizione e informatizzazione del corpo studentesco è stato ultimato nel 2013, congiuntamente a una campagna di alfabetizzazione riguardante soprattutto i distretti rurali, anche se presso le comunità andine più remote, si riscontrano ancora notevoli resistenze, dovute sia alle difficoltà logistiche, che a retaggi culturali. Nelle località turistiche, i Centros de Idiomas sono diffusi, ai fini di promuovere la conoscenza delle lingue straniere presso operatori e agenzie di viaggio. Segnalo la scuola Marco Polo, a Banos de Agua Santa, che insegna inglese, italiano, francese e tedesco, e si avvale del supporto di docenti stranieri, anche italiani, regolarmente inquadrati nel sistema retributivo nazionale.

La riforma sanitaria ha i suoi punti di forza nelle campagne di medicina preventiva diffuse lungo il territorio, l’ampliamento dei ranghi sanitari, con nuove assunzioni di medici e infermieri, e la formazione di team medici ambulanti.  Oltre alla distribuzione gratuita di medicinali generici, avallata dall’accordo tra il governo ecuadoriano e cubano, siglato nel 2012, che concede all’impresa pubblica Enfarma, l’appalto della produzione degli stessi.

Gli ospedali mobili, che si occupano delle vaccinazioni di massa, hanno consentito di ridurre patologie che affliggevano soprattutto le etnie andine e amazzoniche, come la malaria, febbre gialla, tifo, e quelle tipicamente infantili, come la meningite e la varicella. I salari dei medici raddoppiati, e le ore di lavoro portate a 40 settimanali. Alla fine del 2012 sono stati spesi 1.774 milioni di dollari per attuare questo programma.
Non mancano comunque le polemiche nell’ambito della categoria medica, soprattutto nei confronti della riforma del Còdigo Integral Penal Ecuatoriano, che la riguarda all’articolo 146/1, sobre homicidio culposo por mala practica profesional. Questo concerne le morti causate dalla mala pratica sanitaria, tristemente frequenti, come sappiamo. Il testo, licenziato l’8 marzo, è stato inviato al Registro Ufficiale ed entrerà in vigore tra circa tre mesi.

Nel paragrafo dedicato ai medici, si prevedono pene detentive che vanno da un minimo di uno a un massimo di cinque anni, per morti dovute per incuria professionale, e per pratiche sanitarie pericolose o illecite.

Le proteste della categoria, che per la prima volta in Ecuador si sente attaccata nella sua immunità, sono già sfociate a gennaio nelle dimissioni di diverse centinaia di galenos (medici) che minacciano di aumentare. Correa ha tenuto duro, sostenendo che la salute dei cittadini ha la priorità su gli interessi corporativi, e il testo è passato. Per determinare le sanzioni penali, il reato deve però corrispondere a quattro requisiti:

1)   La sola produzione del risultato non comporta automaticamente l’infrazione.
2)   L’inosservanza della legge, del manuale medico e delle regole tecniche applicabili alla professione, costituisce reato.
3)   Il risultato fatale deve provenire direttamente dall’infrazione dell’obiettivo della cura, e non da circostanze indipendenti o connesse.
4)   In ogni caso, si devono analizzare con cura il grado di competenza e il curriculum professionale del medico incriminato, le condizioni obiettive nelle quali ha operato, e il grado di prevedibilità del fatto avvenuto.

Correa ha garantito la sostituzione dei medici dimissionari, con 750 nuovi effettivi.

Nel testo del nuovo Codice Penale, è stato anche introdotto il reato di  “feminicidio” la violenza sulle donne, equiparata ad altri delitti contra personam, come la tratta degli esseri umani, e il traffico di immigrati.

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I benefici della cura Correa, riguardano soprattutto la Sierra andina, che può vantare la capitale Quito come città modello dell’America Latina. Anche sotto il profilo della sicurezza; il tasso di criminalità è bassissimo, senza far ricorso a una polizia aggressiva, come al contrario accade in Brasile, dove i reparti di quella militare sono armati fino ai denti. Eppure diverse regioni del Paese rimangono ancora ai margini dei cambiamenti, soprattutto sulla costa, dove gran parte dell’etnia afro-ecuadoriana di Esmeraldas, soffre sulla soglia della povertà.

Il problema dell’indigenza affligge anche diversi pueblos andini, che vedono con diffidenza le direttive del governo centrale, a causa del loro spirito di autonomia. La sfida più grande che il Presidente dovrà affrontare, prima della scadenza del suo mandato nel 2017, è quella di completare il quadro delle riforme economiche, che costituiscono il suo cavallo di battaglia, in tutta la Nazione.

Ce la può fare; a condizione di pacificare il rapporto con la stampa.
Perché i giornali più letti, sono proprio quelli che hanno il dente avvelenato con lui. Smussare gli eccessi del suo personalismo, contribuirebbe a preservare le sue riforme, ed evitare un conflitto su larga scala, stile Venezuela 2014. Oltre a formare un successore all’altezza, per non ricalcare il percorso di restaurazione, che il Brasile post-Lula sta compiendo.  (3-fine)

Ecuador, l’insanabile conflitto… (1°parte)

Ecuador, l’insanabile conflitto… (2a parte)


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