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Equo compenso e nuovo contratto, autonomi a Fnsi: “Fermatevi”

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di Maurizio Bekar, Maria Giovanna Faiella, Laura Viggiano*

Quali rappresentanti dei lavoratori autonomi eletti nella Commissione Contratto della Fnsi esprimiamo il nostro dissenso e la nostra dissociazione rispetto alle decisioni assunte dalla Federazione nelle trattative con la Fieg sul lavoro autonomo e l’equo compenso. Infatti, la delibera finale approvata dal tavolo governativo legittima le sottoretribuzioni, allontana le possibilità di assunzioni e stabilisce ope legis criteri che rendono impossibile vivere di lavoro autonomo. E ciò contro il disposto e lo spirito sia della legge 233/2012, che dell’articolo 36 della Costituzione.

Esprimiamo, inoltre, preoccupazione per quanto si prospetta su altri punti dell’ipotizzato nuovo contratto giornalistico, in particolare sull’occupazione: diciamo no all’introduzione del salario d’ingresso per i nuovi assunti, che significherebbe lavoro sottopagato rispetto ai parametri contrattuali attuali, per giunta col rischio di licenziamento dopo 36 mesi, dal momento che si prevedono anche contratti a tempo determinato. Vanno poi stabiliti “numeri” di assunti, condizioni, criteri. Tutto questo al momento manca, per cui non si può firmare un accordo senza certezze, che ancora una volta, in assenza di un controvalore chiaro e netto, penalizzerebbe i colleghi. Si finirebbe così per legittimare nuove forme di precarizzazione e lavoro sottopagato, obiettivi strategici degli editori che puntano proprio ai tagli sul costo del lavoro e alla sua ulteriore precarizzazione e ricattabilità.

Rimarchiamo inoltre che, malgrado le ripetute richieste avanzate, gli attuali vertici della Fnsi non hanno inteso coinvolgere le rappresentanze elette del lavoro autonomo nelle trattative inerenti lo stesso. Come peraltro quasi inesistente è stato il confronto tecnico con la Commissione contratto di cui facciamo parte – di cui chiediamo l’immediata convocazione prima di firmare accordi con la Fieg – oltre che con la categoria nei livelli territoriali e aziendali. In qualità di rappresentanti eletti dagli autonomi in Commissione contratto, chiediamo alla Segreteria e alla Giunta Fnsi precise garanzie: innanzitutto che l’occupazione sia stabile, a tempo indeterminato e non ancora una volta precaria, e che i nuovi assunti non vengano sottopagati con retribuzioni inferiori agli attuali livelli contrattuali.

Quanto avvenuto finora sull’equo compenso per i lavoratori non subordinati è stato gravissimo e ha distrutto le aspettative della parte meno tutelata della categoria. E in prospettiva comporterà anche un progressivo svuotamento dello stesso contratto per i dipendenti, essendo stata legittimata la disponibilità di mano d’opera a basso costo, da pescare come sempre tra gli autonomi.

* rappresentanti degli autonomi in Commissione Contratto Fnsi


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