Non era mai andata così male, neanche cinque anni fa in occasione del 20° anniversario. Alla faccia delle sbandierate promesse di maggiore apertura e riforme del presidente Xi Jinping, del massacro avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 giugno 1989 in piazza Tiananmen e nei suoi dintorni, non si deve parlare. Tiananmen resta un argomento tabù. A distanza di un quarto di secolo le autorità cinesi non intendono riconoscere pubblicamente le violazioni dei diritti umani commesse durante la repressione del 1989, né avviare un’inchiesta pubblica e indipendente e chiamare a rispondere i responsabili delle violazioni dei diritti umani, né ovviamente risarcire i sopravvissuti e i familiari delle vittime.
Negli ultimi giorni, le autorità cinesi hanno preso di mira altri 30 attivisti con l’obiettivo d’impedire qualsiasi commemorazione. L’elenco comprende Luo Xi, attivista studentesco nel 1989, posto agli arresti e Bao Tong, 81 anni, già collaboratore dell’ex leader Zhao Zyiang, che si oppose al giro di vite del 1989. Bao è stato costretto a lasciare Pechino.
Le persone poste in stato di detenzione in relazione all’anniversario di Tiananmen sono almeno 66. Di queste, 18 (tra cui i noti avvocati per i diritti umani Chang Boyang e Pu Zhiqiang) sono state incriminate e trasferite in carcere e 20 (tra cui Ding Zilin la celebre portavoce delle Madri di Tiananmen) sono state messe agli arresti domiciliari. Altre ancora sono in attesa di una incriminazione formale o risultano scomparse, probabilmente in qualche centro di detenzione non ufficiale. Dieci attivisti sono stati trasferiti fuori Pechino, accompagnati da agenti della sicurezza nazionale.
Da un quarto di secolo i familiari delle vittime di Tiananmen lottano per avere giustizia, pagando un elevato prezzo personale. La maggior parte delle Madri di Tiananmen è ormai anziana e parecchi dei membri originari del gruppo, sia madri che padri, sono deceduti.
L’elenco aggiornato di coloro che sono stati sottoposti ad arresti o ad altri provvedimenti restrittivi in relazione al 25esimo anniversario di Tiananmen, destinato con ogni probabilità ad aumentare nelle prossime ore, è on line all’indirizzo:
http://livewire.amnesty.org/2014/05/20/chinas-tiananmen-anniversary-blackout/