“Basta dichiarazioni servono scelte concrete per il rilancio della testata”. Nota del segretario Paolo Butturini
“Il futuro de L´Unità è sempre più a rischio. L´assemblea dei soci non è riuscita a dar seguito all´aumento di capitale e ha nominato due commissari liquidatori. Sia il socio di maggioranza Matteo Fago sia il Pd, cui la testata fa riferimento, hanno assicurato la continuità aziendale e che l´Unità continuerà a vivere. Sarebbe un paradosso, invece, che dovesse chiudere proprio nel novantesimo anniversario della sua fondazione da parte di Antonio Gramsci.
Ma le dichiarazioni non bastano. Sono necessarie scelte urgenti e chiare che assicurino un futuro alla testata e a chi vi lavora da tempo senza stipendio. Un serio piano di rilancio che consenta a L´Unità di continuare a svolgere il suo compito con autorevolezza e completezza.
L´Associazione Stampa Romana non solo esprime solidarietà ai colleghi e alle colleghe della redazione, ma chiede chiarezza e impegni precisi da parte di tutti i soggetti chiamati in causa: dai soci della società editrice Nie ora in liquidazione, ai commissari liquidatori, allo stesso Pd perché alle dichiarazioni di impegno e interesse seguano i fatti. E perché il percorso di liquidazione sia funzionale esclusivamente ad un rapido rilancio della testata.
L’Asr auspica l´apertura di un confronto immediato tra i rappresentanti dell´azienda, il comitato di redazione de L´Unità, la Fnsi e le Associazioni di stampa territoriali coinvolte, e chiede un´assunzione precisa di responsabilità da parte del Pd nonché di intraprendere adeguate iniziative da parte del Governo a tutela dell’editoria e del pluralismo dell’informazione.
L´Associazione Stampa Romana, infine, non può non stigmatizzare l´atteggiamento della proprietà che non ha avuto neanche la sensibilità di comunicare direttamente alla rappresentanza sindacale la decisione di avviare le procedure di liquidazione.”