“Trepidazione per la sorte di un giornalista italiano che sarebbe stato colpito in una sparatoria in Ucraina. Attendiamo notizie più precise”, dice Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, esprimendo “fiducia nell’unità di crisi della Farnesina”. “Abbiamo sempre sostenuto – continua Siddi – che i giornalisti che coprono le tormentate vicende ucraine non sono belligeranti. La professione giornalistica svolge una funzione fondamentale di conoscenza per la libertà di tutti. La speranza è che non sia accaduto nulla di irreparabile”.