E’ una drammatica corsa contro il tempo nella notte nella miniera di carbone di Soma, nella provincia di Manisa della Turchia nord-occidentale, dove i soccorritori tentano di salvare tra i 200 e i 300 minatori rimasti intrappolati a duemila metri di profondità dopo un’esplosione che ha provocato un incendio e il crollo di parte della struttura. Secondo le autorità, i corpi recuperati sono 104 e i feriti 54. Il sindaco di Manisa, Caner Erguen, ha parlato di almeno 157 morti e 75 feriti.
Le immagini trasmesse dalle televisioni turche continuano a mostrare i soccorritori che escono dalla miniera trasportando barelle, soprattutto con feriti con sul volto maschere a ossigeno, ma anche corpi senza vita, avvolti in coperte. Il timore che il numero delle vittime alla fine possa essere molto più alto deriva soprattutto dal fatto che le riserve di ossigeno potrebbero essere agli sgoccioli. I soccorritori continuano a pompare aria fresca verso le gallerie in profondità, ma senza alcuna certezza.