“Con un click puoi contribuire a salvare la vita di un’innocente” con questo slogan Italians for Darfur ha lanciato un appello per salvare una sudanese di 27 anni, madre di un bambino di un anno e mezzo e incinta all’ottavo mese, condannata a morte per apostasia. La sentenza per questa donna cristiana, Meriam Yahia Ibrahim Ishag, è stata pronunciata nonostante numerosi appelli per il rispetto della libertà di religione. Il giudice che l’ha emessa, Abbas Mohammed Al-Khalifa, leggendo il dispositivo a fine dibattimento ha affermato che erano stati concessi tre giorni all’imputata per abiurare, ma avendo quest’ultima deciso di non riconvertirsi all’islam “meritava la condanna all’impiccagione”. “Chiediamo ancora una volta di firmare un appello – si legge sul testo della petizione – che, come nel caso di Intisar e Layla, due donne condannate alla lapidazione per adulterio, permetta di scongiurare una atroce ingiustizia”. Le firme raccolte saranno inviate al presidente del Sudan Omar Al Bashir, l’unico che può concedere la grazia. Per firmare basta andare sul sito di Italians for Darfur.
http://www.italianblogsfordarfur.it/petizione/index.php