Razzismo, libertà d’espressione ed etica giornalistica: il dibattito su questi temi si è scatenato in Slovacchia in seguito a un episodio avvenuto pochi giorni fa. La settimana scorsa una conduttrice di RTVS – Radio e televisione slovacca – ha pubblicato sul suo profilo privato di Facebook uno status nel quale si scagliava contro l’uomo che durante la notte aveva provato a derubarla. “Sporco zingaro puzzolente”: scriveva la giornalista sul social network, interrogandosi sul motivo per cui alle persone di questo tipo non è possibile sparare come avviene con gli animali pericolosi.
Dopo poche ore, quando un giornale ha contatto l’emittente televisiva mettendola al corrente dello status pubblicato dalla sua dipendente, la conduttrice ha rimosso la frase razzista, spiegando di aver reagito senza pensare, spinta dalla paura e dalla rabbia, con l’intenzione di condannare solo l’atto subito. La donna in passato aveva anche collaborato alla realizzazione del Festival dei Rom. Oggi è già un ex conduttrice. Dopo le scuse pubbliche della giornalista è arrivata la decisione di RTVS. “In considerazione della situazione abbiamo deciso di interrompere il rapporto di lavoro che ci lega”, ha annunciato lunedì la portavoce dell’emittente, Dominika Šulková.
L’accaduto ha dato il via a un grande dibattito su internet: tantissimi gli altri commenti razzisti, nei quali le persone esprimono apprezzamento per il commento fatto dalla giornalista evocando la sua libertà d’espressione e criticando la scelta della Radio e televisione slovacca.
Mirka Kernová, una blogger slovacca che si occupa di media, in un suo post ha ricordato che gli impiegati di RTVS devono rispettare alcune regole anche nella loro vita privata, perché in ogni momento continuano a esser parte dell’istituzione per la quale lavorano. Come nota Kernová, lo statuto della televisione pubblica slovacca ripudia ogni forma di razzismo e promuove la tolleranza. “Le conseguenze delle frasi razziste della conduttrice le abbiamo viste subito – ha scritto la blogger – Sul web ora troviamo commenti odiosi, non contro il ladro, ma contro l’etnia rom”.
In Slovacchia vivono oltre 400mila rom, circa il 7,45% della popolazione totale del paese. Secondo i dati dell’Atlas rómskych komunít (Atlante delle comunità rom), uscito nel 2013, la maggior parte di loro vive in abitazioni regolari.
Petra Bartekova