“Il servizio pubblico radiotelevisivo non può prescindere da una radicata e qualificata presenza nei territori regionali e nelle aree a forte specificità culturale, linguistica ed istituzionale”. Lo ha detto a Bolzano il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi. Secondo Siddi, “le esperienze delle specialità istituzionali del nostro Paese, parlando in questa regione, sono straordinarie ed uniche e la Rai deve esserne una bandiera di riconoscibilità per tutti, assicurando un servizio che è di civiltà democratica e garanzia costituzionale” “Sulle sedi regionali, in particolare, dopo la richiesta del presidente Renzi alla Rai di restituire 150 milioni di euro allo Stato, si sta facendo – ha aggiunto Siddi – troppa gazzarra e troppa propaganda. Se da qualche parte c’è qualche palazzo o qualche autoblu di troppo, non ci sarà certo nessuno ad opporsi perché se ne faccia a meno e si facciano risparmi”. Secondo Siddi, “le presenze editoriali, invece, devono essere assolutamente salvaguardate, a garanzia della rappresentazione plurale della vita delle comunità delle loro voci e di una informazione che risponda ai canoni del servizio pubblico, nel rispetto delle identità radicate nei territori”. “Su questo – ha concluso il segretario Fnsi – costruiamo un’alleanza civile, veramente riformatrice, e chiediamo alle istituzioni regionali e provinciali di continuare a far sentire chiara la loro voce”.