Se in Italia negli ultimi cinque anni i rapporti di lavoro giornalistico a tempo indeterminato sono calati di oltre 3.000 unità (dati Inpgi), in Spagna dalla metà del 2008 a oggi 5.848 lavoratori dei media sono stati colpiti dalla crisi del settore. E questo solo nella regione di Madrid: 5.353 licenziamenti; 191 prepensionamenti e 304 assegnazioni ad altre testate.
I dati sono stati diffusi dall Osservatorio per monitorare la crisi del settore messo a punto dall’ Associazione della Stampa di Madrid ( APM ) che, in un comunicato, parla di uno scenario fortemente ‘’precario”.
“Salari ridotti al minimo, contratti collettivi imposti sotto la minaccia dei licenziamenti ( … ), personale insufficiente e sfruttato, controllo ideologico, paura latente di finire sulla strada, che ostacola il giornalismo libero e indipendente “. Questo il quadro che emerge dall’ analisi dell’ Osservatorio, come riporta 233grados.
L’ ultimo dei Rapporti (consultabile qui in PDF) rileva in particolare come in sette mesi sia stata registrata la perdita di altri 387 posti di lavoro, di cui 329 per licenziamento.
Il grosso dei licenziamenti si è verificato all’ interno del Grupo Intereconomía, che negli ultimi mesi ha mandato a casa 131 lavoratori, la maggior parte dei quali ( 95 ) attraverso una sorta di stato di crisi, un Expediente de Regulación de Empleo (ERE) accordato alla fine di gennaio scorso.
Da lsdi.it