M.me Le Pen, a seguito delle votazioni europee, pretende da Hollande lo scioglimento delle Camere per indire nuove elezioni. Ella, certa che il risultato la favorirebbe a nuovo presidente della Francia, promette che entro 6 mesi dall’insediamento indirebbe referendum per uscire dall’euro. Come Grillo&Casaleggio anche madame ha dato per scontato (visti i risultati probabilmente oggi il binomio più non lo darebbe) che il verdetto per l’Europa ricalcherebbe quello che s’otterrebbe per le politiche interne. Equivale a dichiarare che la maggior parte dei 500milioni di cittadini europei è assai limitata nelle sue cognizioni in quanto che non è in grado di differire tra politica interna ed europea. E’ mica bello…
Per l’interesse europeo nel suo tutto, l’Europa deve (e può solo) essere costrutto di politiche interne, riflessioni e consigli di ciascuno Stato membro, mica sponsor ad personam! Dal che sorge spontanea la domanda a madame: se dell’Europa te ne frega niente perché ti sei candidata in occasione delle elezioni europee?!
Per altro verso, assai più nel nostro “piccolo”, impariamo che il ministro (niente meno!) dei trasporti e infrastrutture Maurizio Lupi è stato mandato in Europa. Ma dove sta il senso nell’essersi candidato a parlamentare là, dato il suo delicatissimo incarico qua?!