Confronti, nell’ambito del progetto L’altra via. Dal conflitto alla ricostruzione: strategie al femminile, lancia una campagna di raccolta fondi a sostegno della Cooperativa Insieme.
La Cooperativa Insieme ha sede a Bratunac, comune che sorge sulla riva occidentale del fiume Drina, al confine tra la Bosnia Erzegovina e la Serbia, a pochi chilometri da Srebrenica. L’alluvione che ha colpito la Bosnia Erzegovina e la Serbia nei giorni scorsi ha causato la rottura degli argini di questo e altri piccoli fiumi, colpendo gravemente le aziende agricole presenti sul territorio e, tra queste, la Cooperativa Insieme. Da una parte, le coltivazioni di piccoli frutti che hanno sede in pianura sono state sommerse dall’acqua; dall’altra i magazzini e gli stessi uffici della cooperativa hanno subito danni.
La solidarietà supera le barriere e nonostante le divisioni etno-nazionaliste si stanno contando decine di episodi di altruismo “inter-etnico”. I soci della cooperativa Insieme si stanno mobilitando in prima persona, portando soccorso alle famiglie che hanno perso tutto e hanno bisogno di beni di prima necessità; distribuendo agli alluvionati i prodotti in magazzino.
Questo può sembrare una storia di normale solidarietà nell’emergenza, ma riconquistare la normalità, in quel contesto, non era affatto scontato e quindi assume un valore straordinario ed esemplare.
«Nonostante il dolore e le preoccupazioni per il futuro di tutti, in questi giorni mi sono sentita orgogliosa di essere nata in questo paese», ci diceva Rada Zarkovic, presidente della Cooperativa, aggiungendo: «Se rimaniamo insieme, possiamo farcela».
In questo momento i soci della Cooperativa hanno bisogno del nostro aiuto.
Il sistema di sostegno ai produttori (in maggioranza profughi vittime di pulizia etnica, rientrati a casa dopo la guerra) prevede che la cooperativa anticipi i costi della concimazione, come a suo tempo della distribuzione delle piantine, che vengono offerti in micro-credito da scontare con la frutta prodotta. In assenza di una politica adeguata di credito agricolo, la cooperativa anticipa denaro comprando i piccoli frutti prima che siano prodotti. Un evento di questo tipo rappresenta un colpo durissimo per la cooperativa, costretta a chiedere prestiti alle banche a tassi da usura.
Abbiamo aperto un conto Paypal dedicato alla campagna di raccolta fondi *, cui diamo il nome “Insiemecontrolalluvione”. Vi chiediamo di dare il vostro contributo e far girare l’appello. Tutti i fondi raccolti attraverso questo canale verranno da noi versati sul conto corrente bancario della Cooperativa Insieme. Il saldo sarà periodicamente riportato sul sito internet.
La strada maestra per aiutare la cooperativa a resistere è sempre e comunque, in modo assolutamente prioritario, quella di SOSTENERE LE VENDITE dei prodotti (rimando al link del sito in cui si spiega cosa sono e dove acquistarli) (confetture extra di piccoli frutti, confetture e succhi bio). Facciamo appello a tutti gli amici e le amiche che conoscono i «frutti di pace» di farsi promotori per sostenere le vendite. Nella consapevolezza che acquistare questi prodotti di alta qualità regala a chi li prova un grande valore aggiunto: la sensazione piacevole di essere nel giusto acquistandoli.
Per sostenere la Cooperativa Insieme, vai al sito insiemecontrolalluvione.wordpress.com
* Il conto è intestato a Stefania Sarallo, responsabile del progetto L’altra via per la rivista Confronti, che si impegna a inviare periodicamente l’estratto conto, contestualmente al versamento degli importi, alla Presidente della Cooperativa Insieme Rada Zarkovic.