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Giornalisti: a Trieste giardino in memoria vittime Mostar. Cerimonia con Siddi e Rossi (Fnsi) per Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin

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E’ stato intitolato a Marco Luchetta, Alessandro “Sasha” Ota, Dario D’Angelo, i giornalisti uccisi 20 anni fa a Mostar, e a Miran Hrovatin, morto nell’agguato a Mogadiscio insieme a Ilaria Alpi, uno dei Giardini pubblici della città di Trieste. La cerimonia si è svolta stamani alla presenza delle autorità cittadine, del presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giovanni Rossi con il segretario Franco Siddi, del presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, Cristiano Degano e del presidente dell’Assostampa Fvg, Carlo Muscatello. “E’ proprio ai bambini, ai giovani – ha detto il sindaco, Roberto Cosolini – che è rivolto in particolare il messaggio di pace e libertà in nome dell’informazione, per non dimenticare i fatti tragici delle guerre fino al punto del sacrificio della propria vita. Non a caso la scelta del giardino frequentato da bambini. Nella consapevolezza che questa esperienza di alto valore civico e formativo resti per sempre nella memoria della collettività”. Ricordando l’omonima fondazione che segue i bambini vittime della guerra e il Premio giornalistico internazionale, Siddi ha sottolineato che “questo è un ‘giardino di vita’. Dal sacrifico professionale abbiamo oggi una vita che rinasce continuamente anche con l’attività dell’Associazione. La memoria è vitale, dà speranza nella libertà e nella pace. Pertanto il ruolo degli operatori dell’informazione deve essere rispettato, quali testimoni di fatti, non privati, che accadono, per mettere al corrente la comunità. La valenza del servizio pubblico sta nell’informazione per una pacifica convivenza”.


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