“Voci contro il Crimine”. Martedì 29 aprile alle 8.40 a Tg1/Fa’ la cosa giusta

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A Napoli tra  camorra e ingiustizie c’è chi ogni giorno lotta per rimarginare ferite e dolore e ricostruire un tessuto sociale forte. E’ Napoli che le Nazioni Unite hanno scelto per il progetto pilota “Voci contro il crimine”.  Un’iniziativa che vuole raccogliere le testimonianze delle vittime, una banca della memoria per una società che vuole cambiare. Le voci delle vittime per promuovere la cultura della solidarietà e la giustizia, contro la violenza e la paura. Se funziona a Napoli “Voci contro il crimine” può  rappresentare una buona pratica per tante città del mondo che vivono problemi simili.

All’iniziativa pilota dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI), collaborano realtà del capoluogo campano che da anni si occupano di prevenzione della criminalità. A Tg1/Fa’ la cosa giusta a cura di Giovanna Rossiello  Marina Mazzini dell’Unicri e Alessandra Clemente 27 anni, avvocato, ora assessore tecnico alle politiche giovanili di Napoli. Alessandra Clemente fa parte della fondazione Silvia Ruotolo.

Sua madre Silvia Ruotolo fu uccisa l’11 Giugno del 1997 da un proiettile vagante durante un regolamento di conti. Aveva 39 anni. Alessandra era una bambina di 10 anni e assisté alla scena. Oggi si batte per far sentire la voce delle vittime contro la violenza, l’ingiustizia e la paura.

http://www.unicri.it/in_focus/on/per-napoli

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